FEDERICA PACELLA
Cronaca

Aumentano gli anziani, ma le badanti sono sempre meno: “Dati falsati dal lavoro nero”

Il report dell’Inps: dopo sette anni di costante incremento, un calo medio del 7%. Le punte a Sondrio (-20%) e Lecco (-13%)

L'allarme dell'Inps: "Cresce il numero di anziani ma diminuiscono le badanti"

Milano – Aumentano le persone anziane, ma diminuiscono i lavoratori domestici, in particolare badanti. Per lo meno, questo è lo strano trend che si registra guardando i dati dei lavoratori regolarmente registrati all’Inps: un paradosso dietro il quale potrebbe nascondersi l’aumento del lavoro irregolare.

I numeri, innanzitutto. Secondo il report 2023 dell’Osservatorio Inps sul lavoro domestico, presentato nel corso del convegno “Tutto regolare? Colf badanti e babysitter in Italia”, la Lombardia resta al primo posto in Italia per numero di lavoratori domestici, con un totale (dato 2022) di 174.613, pari al 19,5%.

La Lombardia è anche la regione con il maggior numero di lavoratori domestici stranieri, 140.656 lavoratori (il 22,6% del totale). Nel confronto con gli anni passati, tuttavia, si registra un calo generale, per la prima volta dopo un trend in costante aumento degli ultimi sette anni, che ha visto un boom nel biennio 2020-2021. Rispetto a quest’ultimo anno, nel 2022 i lavoratori domestici regolari sono stati il 7% in meno.

Tra le province, le riduzioni più importanti si sono rilevate in quelle di Sondrio (quasi il 20%) e di Lecco (oltre il 13%); a Brescia parliamo di un -10%, a Bergamo -5%, a Como il calo è in linea con la media regionale. La flessione più contenuta, in termini di percentuale, è invece nel Milanese, -5,2%. In valore assoluto, invece, è proprio il capoluogo lombardo ad aver perso più lavoratori domestici regolari tra il 2021 ed il 2020 (5272), seguito da Brescia (-1469) e Varese (-1283).

Come leggere questi dati? "Oltre al decremento del numero complessivo dei lavoratori domestici regolari censiti dall’Inps nel 2022 – commenta la delegata della sede di Bergamo di Assindatcolf (Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico) Simona Paris, referente anche per Brescia – preoccupa soprattutto il calo del numero delle badanti. Un dato in assoluto contrasto rispetto ai trend che descrivono un Paese alle prese con un “inverno demografico” senza precedenti. Questo fa supporre che vi sia stato un contestuale aumento del lavoro sommerso. Una condizione – sottolinea Paris, in linea con quanto evidenziato dall’associazione a livello nazionale – che rende ancora più urgente un intervento sul settore, rimasto purtroppo escluso dagli ultimi provvedimenti che prevedevano aiuti specifici per il comparto, come nel caso del Dl Lavoro. L’auspicio è che, come annunciato dal ministro del Lavoro Elvira Calderone, il tema degli sgravi e della deducibilità possa essere affrontato in modo organico e completo in sede di Legge di Bilancio. È evidente che fino a quando il lavoro regolare costerà di più di quello in nero non si riuscirà ad aggredire il problema del lavoro sommerso, che vede il comparto domestico fanalino di coda in Italia”.