Cos’è il sarcoma di Erwing, il tumore che ha ucciso a 24 anni la tiktoker Alice Manfrini

Si tratta di una rara neoplasia ad alto grado di malignità che colpisce soprattutto bambini e giovani: sintomi, diagnosi e terapie

Alice Manfrini ha combattuto per due anni il sarcoma di Erwing

Alice Manfrini ha combattuto per due anni il sarcoma di Erwing

Martedì la tiktoker Alice Manfrini è morta a soli 24 anni dopo aver lottato per due anni contro un tumore chiamato sarcoma di Erwing. Per tutto il tempo ha raccontato la sua battaglia sperando, diceva, “di poter aiutare molte persone che stanno vivendo la stessa situazione”. Il cancro che l’ha uccisa è una rara neoplasia maligna che nelle fasi iniziali colpisce spesso le ossa (Alice ce l’aveva a un ginocchio) o talvolta i tessuti molli.

Cos’è il sarcoma di Erwing

Il nome del tumore origina dal medico che l’ha scoperto nel 1921, James Ewing ed è il secondo carcinoma più diffuso tra i pazienti pediatrici, benché sia considerata generalmente una malattia rara. Su sito dell’IRCCS Rizzoli di legge che “questa neoplasia viene diagnosticata soprattutto nei bambini e nei giovani adulti – a prevalenza maschile – con una età mediana alla diagnosi di 15 anni, ma può interessare anche la popolazione adulta”. Ogni anno, in Italia, si ammalano di questa patologia circa 3.000 persone.

Sintomi e insorgenza del tumore

Manifestandosi spesso nel tessuto osseo, i sintomi più precoci del sarcoma di Erwing sono dolori associati a tumefazione della zona malata. Talvolta il dolore può essere accompagnato da sintomi sistemici quali la febbre. Nel 20-25% dei casi, sottolinea il Rizzoli, “sono presenti localizzazioni secondarie di malattia al momento della diagnosi, le sedi più frequenti di metastasi sono il polmone e le ossa”.

Come si diagnostica

Il modo più utilizzato per diagnosticare il tumore è l’analisi di un campione di massa tumorale prelevato tramite biopsia (meglio se analizzato da esperti di sarcomi). Una volta diagnosticato, è necessario appurare se è localizzato a livello locale o se ha prodotto metastasi: questo si verifica attraverso risonanza magnetica nucleare (RM), tomografia computerizzata (TC) e tomografia a emissione di positroni (PET).

Come si cura e quali sono le terapie

I sarcomi di Erwing sono piuttosto rari e per questo vengono trattati solo in alcuni centri specializzati. Il trattamento, come accade in altri tipi di tumori, può includere chirurgia, chemioterapia e radioterapia (oppure una combinazione delle tre).

La Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro spiega che “la chirurgia permette in molti casi di rimuovere completamente il tumore senza lasciare conseguenze troppo evidenti per il paziente, ma il successo di questo approccio dipende molto dalle dimensioni della massa da eliminare e dalla sua posizione”.

Inoltre, sottolineano i ricercatori, “nei tumori che non rispondono ai trattamenti standard o che si ripresentano dopo le terapie iniziali, è possibile utilizzare alte dosi di chemioterapia seguite da trapianto di cellule staminali che vanno a sostituire le cellule del midollo distrutte dai chemioterapici”.

È stato calcolato che, se tutte le condizioni sopraccitate sono favorevoli (ovvero diagnosi precoce, assenza di metastasi, tumore non grave e cure efficienti), il tasso di sopravvivenza del sarcoma di Ewing, a 5 anni dalla sua comparsa, è del 70-80%.