Milano – Alcol e droghe sempre più diffuse tra i giovanissimi e le giovanissime, insieme a psicofarmaci presi senza prescrizione medica. E, anche per effetto dell’uso di queste sostanze, tendono ad esser più violenti. Un quadro abbastanza fosco quello che arriva dal Rapporto Espad®Italia 2023 condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Ifc). Il rapporto “Navigare il Futuro: dipendenze, comportamenti e stili di vita tra gli studenti italiani“ analizza ogni anno i fenomeni di maggiore impatto sociale tra i giovani di età compresa fra i 15 e i 19 anni, monitorando in particolare dipendenze e comportamenti a rischio.
“Il rapporto mette in luce anche un aumento nei comportamenti violenti, con un numero crescente di studenti che partecipa a zuffe, danneggia beni pubblici o privati, e ricorre a forme di violenza fisica. Tali comportamenti – spiega Sabrina Molinaro, dirigente di ricerca Cnr-Ifc e responsabile dello studio Espad®Italia – spesso correlati ad altri fenomeni come il consumo di alcol o sostanze psicoattive evidenziano una fragilità diffusa, in cui il disagio e la tensione si esprimono in modi sempre più preoccupanti”.
Per quanto riguarda la Lombardia, la prevalenza nell’uso di alcol, fumo, cannabinoidi, ma anche gioco d’azzardo, pongono la regione tra i primi posti in Italia. L’81% dei giovani fra i 15 ed i 19 anni, ad esempio, ha utilizzato bevande alcoliche nel corso della vita, il 61,4% le consuma mensilmente, oltre il 44,2% si è ubriacato almeno una volta, il 2% ha ubriacatore frequenti. Tra le ragazze si registrano percentuali più elevate di consumo di alcol (che, secondo l’Istituto superiore di sanità, non dovrebbe essere mai consumato a tutela della salute): ben il 46,1% si è ubriacata almeno una volta nella vita, l’82% ha fatto uso di bevande alcoliche in generale. Il binge drinking, ovvero l’assunzione di più bevande alcoliche in poco tempo, è un fenomeno che riguarda di più i ragazzi, ma nel complesso quasi 1 giovane lombardo tra i 15 ed i 19 anni su 3 lo ha sperimentato almeno una volta.
Ampiamente diffuso anche il consumo di energy drink, con il 66,8% dei ragazzi e delle ragazze li utilizzano (77,5% tra i maschi), così come è un campanello di allarme che ben il 20,5% abbia consumato psicofarmaci senza prescrizione medica (il 27% tra le ragazze, il 14,1% tra i ragazzi). Le percentuali si riducono per il consumo frequente (3,4%), ma si tratta comunque di un dato in crescita. Più ridotta la prevalenza dell’uso di cannabis e allucinogeni (ma del resto l’accessibilità è inferiore rispetto all’alcol). In Lombardia, ha consumato cannabis almeno una volta nella vita il 30,2% dei giovani fra 15 e 19 anni; il 3,8% ha già sperimentato anche cocaina e crack. Preoccupa anche la crescita del gioco d’azzardo: il 58,1% lo ha provato almeno una volta, con punte maggiore tra i maschi (60,6%).