A Milano l’agosto più caldo di sempre: 33 gradi di media giornaliera

L’analisi di Coldiretti sui dati del servizio sui cambiamenti climatici della Ue: situazione aggravata dalla mancanza di verde

Due turiste asiatiche in piazza Duomo il 26 agosto

Due turiste asiatiche in piazza Duomo il 26 agosto

Milano – Con una temperatura media giornaliera di 33 gradi, il mese di agosto del 2023 è stato il più caldo mai registrato a di Milano, superando il record che resisteva dal 1763. È quanto emerge dalle analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Copernicus Climate Change Service dell'Unione Europea. 

Secondo l’istituto quest’estate è stata la più bollente di sempre con ben 0,66 gradi in più rispetto alla media stagionale storica, mentre in Europa la temperatura media è stata di 0,83 gradi più alta soprattutto nei Paesi del sud Europa con Portogallo, Francia e Italia investiti da vere e proprie ondate di calore.

Una situazione che – sottolinea la Coldiretti  – ha pesato soprattutto nei centri abitati arroventati da asfalto e cemento con temperature fino a 3 gradi superiori rispetto alle campagne. In questo scenario parchi, giardini e aree verdi nelle città – continua Coldiretti – rappresentano oasi di benessere per la popolazione anche se le città dispongono appena di 32,5 metri quadrati di verde urbano rinfrescante per abitante, in una situazione di cambiamenti climatici con ondate di calore sempre più intense e persistenti.

Non è un caso che tra le città più bollenti ci siano Milano, con appena 18,5 metri quadrati di verde per abitante, ma anche Roma con 16,9 metri quadrati di verde pro capite, Firenze con 25,4, Torino con 23,7 Bologna con 22,1 e Napoli con 13,5 metri quadrati a testa.

Va detto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Inoltre – spiega ancora l’associazione – una pianta adulta è capace di catturare dall'aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall'ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all'anno.