
La torre di controllo
Bresso (Milano), 14 aprile 2'15 - Non poteva certo passare inosservato quell’aereo proveniente dalla Germania e con bordo nove persone che sabato scorso è atterrato sulla pista di Bresso. Sul caso sta lavorando la Guardia di Finanza, che ieri si è presentata negli uffici del piccolo aeroporto all’interno del Parco Nord per chiedere informazioni sul servizio di aerotaxi che è stato effettuato nel fine settimana. Le Fiamme Gialle sono entrate in azione dopo che Legambiente ha denunciato «l’arrivo del volo a Bresso». Secondo l’associazione «un Beechcraft King Air turboelica di fabbricazione americana, lungo 17 metri, è sbarcato con 9 passeggeri che sono poi stati riportati in Germania nel pomeriggio di domenica». Il timore degli ambientalisti, soprattutto in vista dell’inaugurazione di Expo, è che «questo possa essere nuovo passo per trasformare Bresso in un aeroporto commerciale». Anche perché «nell’aeroclub non ci sono le dotazioni di sicurezza per far operare questi aerei».
Il bimotore è potuto atterrare, nonostante le regole limitino il traffico ai piccoli velivoli da turismo, sfruttando una nota pubblicata dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile) che autorizza gli aerotaxi a utilizzare le piccole piste anche se il servizio antincendio non è adeguato per il tipo di aereo. In pratica «per i voli occasionali rientra nelle responsabilità dell’operatore, in accordo con il passeggero cliente, valutare l’accettabilità del livello di protezione offerto dal singolo aeroporto». Legambiente è sul piede di guerra: «È chiaro che lo scalo può far gola vista l’imminenza dell’Expo, ma va ricordato che ci sono due impianti semivuoti e attrezzati a Linate e Malpensa, che sono gli unici idonei per l’attività. L’atterraggio a Bresso è gratuito, mentre a Linate o a Malpensa il costo è di 6.000 euro: questa però non può essere una ragione plausibile per aggirare le regole».
Che le dimensioni del mezzo proveniente dalla Germania non fossero in linea con le attrezzature a disposizione a Bresso, viene confermato anche da un socio dell’Aeroclub: «Un aereo così grande non si era mai visto qui. È come parcheggiare un pullman in un posteggio di auto». E il caso arriva anche a Roma. Franco Mirabelli, senatore del Pd, ha sollecitato un intervento del ministro dei Trasporti per bloccare qualsiasi attività di aerotaxi: «Siamo di fronte a un fatto gravissimo che non deve più ripetersi. Anche recentemente il Governo ha assicurato che l’utilizzo dello scalo di Bresso sarebbe stato limitato al volo amatoriale. La salute dei cittadini non può essere messa a rischio dal traffico aereo - conclude Mirabelli -. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione urgente per chiedere al Ministero di occuparsi del caso. A margine di questa vicenda restano comunque da chiarire i contenziosi tra Enac e l’Aeroclub che ha gestito fino ad ora l’aeroporto».