GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Abbiategrasso, la maturità sospesa nella scuola delle coltellate alla prof: “Quello studente è meglio che non torni”

Istituto Alessandrini, voglia di normalità tra i ragazzi all’uscita della prova scritta: “La traccia su Whatsapp ci esortava a riflettere sull’attesa. Non siamo più capaci di aspettare e forse questo ci riporta a quello che è successo qui”

Abbiategrasso, maturità al Liceo Alessandrini

Abbiategrasso, maturità al Liceo Alessandrini

Abbiategrasso (Milano) – Escono a piccoli gruppi i maturandi dall’istituto Alessandrini di Abbiategrasso. Quello che soltanto pochi giorni fa è stato teatro del terribile episodio di un 16enne che ha accoltellato la professoressa Elisabetta Condò durante la lezione di Storia. È inevitabile che non può essere un giorno come gli altri in quella scuola.

La quasi totalità degli studenti ha scelto, come tema, la riflessione sul valore dell’attesa nell’epoca di Whatsapp. Giulia e Greta faticano ad esprimere un’opinione sul ragazzo di tre anni più giovane. Loro hanno scelto l’indirizzo socio sanitario del liceo e vorrebbero lavorare nel sociale. E, quindi, nella loro carriera lavorativa potrebbero imbattersi in casi come quello. “Non sappiamo che dire – spiegano – Di certo oggi viviamo in una società dove dobbiamo avere tutto e subito. Anche una semplice risposta su Whatsapp. Come diceva la traccia che ci esortava a riflettere sull’attesa. Oggi non siamo più capaci di aspettare e forse questo ci riporta a quanto è successo in questa scuola”.

Silvio Stoppa nella sua riflessione ha cercato di trasmettere alcune sue considerazioni. “Con l’attesa sale il nervosismo – ha detto – Quello che ho voluto dire con il mio elaborato è che dovremmo prendere la vita con maggiore calma e serenità. Le nuove tecnologie forse non ci aiutano in questo, anzi aumentano in noi l’ansia e la tensione”.

Pochi dei ragazzi in uscita ha appreso la notizia della bocciatura con conseguente espulsione e, soprattutto, della reazione del legale della famiglia del giovane che presenterà ricorso contro tale provvedimento. Ma la totalità di loro ritengono inverosimile che ci si possa opporre. E anche ingiusto. Virginia Tacconi ha commentato: “La bocciatura era giusta, anzi doverosa. Potrei aggiungere che in questo scuola non ci dovrebbe più tornare”. Virginia, come l’amica Sofia, ha scelto l’indirizzo socio pedagogico e vorrebbe continuare gli studi con Scienze Motorie perché pratica nuoto agonistico e proviene da una famiglia di sportivi, essendo figlia di Stefano, ex portiere della Juventus. “Mi è piaciuta molto la traccia sull’attesa – continua – Ho parlato anche dell’amore e di come i tempi sono cambiati. Non esiste più quel senso di attesa che c’era un tempo. Per fare un esempio quando il fidanzato aspettava la sua bella alla stazione. Oggi con la messaggistica istantanea si è persa molta poesia”. E poi c’è Alexandra. Anche lei non sapeva nulla del ricorso alla bocciatura e lo trova insensato. “Una reazione pessima – conclude – Insensibile a quanto di brutto è accaduto”.