REDAZIONE CRONACA

4.692 laureati a Pavia, l'identikit del neo-laureato emerge da AlmaLaurea

Dal rapporto AlmaLaurea emerge che a Pavia si sono laureati 4.692 giovani, di cui 961 nell'area medico-sanitaria, 936 nell'area scientifica e 668 economisti. Il 56,3% ambisce a un posto di lavoro o ad aprire un'attività. Il 22,3% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato.

4.692 laureati a Pavia, l'identikit del neo-laureato emerge da AlmaLaurea

È donna, ha 23 o 24 anni e proviene da un’altra regione: ecco l’identikit del laureato a Pavia. Sono 4.692 coloro che hanno conseguito un titolo nello scorso anno, 2.267 una laurea di primo livello, 686 una laurea magistrale a ciclo unico e 1.739 una laurea magistrale biennale. Il dato emerge dal rapporto AlmaLaurea che analizza pure i gruppi disciplinari: sono stati 961 i laureati dell’area medico-sanitaria e farmaceutica, 936 quelli dell’area scientifica, 668 gli economisti, 529 coloro che hanno concluso un percorso politico-sociale, 469 gli ingegneri, 243 gli psicologi, 220 gli umanisti, 165 quanti si sono laureati in scienze motorie, 149 i giuristi, 134 i linguisti, 133 gli architetti e 85 chi ha conseguito un titolo in arte e design. Il 64,3% dei laureati non ha nessun genitore dottore, il 34,6% ne ha almeno uno. Il 74% proviene da un liceo e in particolare da uno scientifico (42%). Ha frequentato un istituto tecnico il 18,2% e un professionale l’1,8%. Ha un titolo di studio conseguito all’estero il 6%. Ha studiato in una provincia limitrofa a Pavia il 27,4% e nel Pavese il 25,3%.

La maggior parte dei laureati ha concluso il proprio percorso regolarmente, ha frequentato i corsi (73,5%) e ha alloggiato a meno di un’ora dall’Ateneo pavese. Il 67,6% del campione esaminato intende proseguire gli studi dopo il conseguimento del titolo, soprattutto se si tratta di una laurea di primo livello (83,7%), ma anche se ha conseguito una laurea magistrale (47%). Con la laurea in tasca poi il 56,3% ambisce a un posto di lavoro privato o ad aprirsi un’attività autonoma, mentre il 48,3% è interessato a un’attività nel settore pubblico. È disponibile a lavorare in Italia settentrionale il 66,6% e il 41,9% è disponibile a effettuare trasferte di lavoro, spostando anche la propria residenza facendolo frequentemente (28%). Il 22,3% degli occupati tra coloro che hanno una laurea di secondo livello ha un contratto a tempo indeterminato, il 21,6% a tempo determinato e l’8,7% svolge un’attività in proprio. A cinque anni dalla laurea il 52,9% degli occupati è assunto a tempo indeterminato e percepisce 1.787 euro mensili netti. I servizi assorbono il 79,5%, l’industria accoglie il 19,6% e l’agricoltura lo 0,6%. Manuela Marziani