Il tema è scritto dall’intelligenza artificiale: in classe 18 studenti “imbroglioni” su 23 (scoperti dal prof con un’interrogazione)

Il caso in una terza media di una scuola di Cremona. Al docente non è sfuggito che il compito a casa era stato scritto fin troppo bene: “Fenomeno più diffuso di quel che si pensi”

Intelligenza Artificiale

Intelligenza Artificiale

Cremona – Il compito del weekend viene svolto bene, fin troppo bene. E al professore viene il dubbio. Così interroga a uno a uno gli studenti, i quali dimostrano di non sapere neppure quel che avrebbero scritto nei loro compiti. Avrebbero, perché alla fine viene fuori che il tema del weekend era stato scritto, per 18 ragazzi su 23 di questa terza media di Cremona, dall’intelligenza artificiale.

“Purtroppo – afferma il professor Cristiano Villaschi – il fenomeno è più diffuso di quel che si pensi. Personalmente non do valutazioni sui compiti fatti a casa ma quando mi accorgo che il lessico è troppo preciso, mi tolgo ogni dubbio interrogando il sospetto. E spesso e volentieri, come si dice, casca l’asino”.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale tra studenti è già stato ampiamente documentato da diversi rapporti e sondaggi. Siti come ChatGpt permettono scrivere in pochi secondi e senza fatica testi ed elaborati esattamente come una persona in carne ed ossa (con vari gradi di imprecisione). Negli Stati Uniti, diversi dipartimenti dell’Istruzione hanno vietato l’uso dell’applicazione e limitato la richiesta di compiti scritti.

L’anno scorso, in Italia, il presidente dell’Associazione nazionale docenti Francesco Greco aveva dichiarato che “se si va a vedere le statistiche si capisce con che rapidità si sta diffondendo questo strumento a confronto app come TikTok si sono diffuse lentamente quindi penso che non ci vorrà moto perché diventi un problema serio. La questione dovrà essere affrontata al più presto da ogni punto di vista. Quello degli studenti ma anche quello dei docenti: quanto ci vorrà prima di ipotizzare che almeno delle parti di lezione vengano demandate all’intelligenza artificiale?”.