Lite in casa a Spino d'Adda: butta fuori i coinquilini e morde i carabinieri

Denunciato per violenza e lesioni a pubblico ufficiale un trentaduenne che stava dando in escandescenze Il militare dell’Arma ferito al braccio è stato medicato in ospedale

L’arrivo dei soccorsi

L’arrivo dei soccorsi

Spino d'Adda, 28 febbraio 2023 -  Dà fuori di matto e quando arrivano i carabinieri, prima di arrendersi, morsica un militare a un braccio. È l’epilogo di una vicenda che ha visto come protagonista uno straniero di 32 anni, già noto alle forze dell’ordine. Tutto è  intorno alle nove dove, in un appartamento del primo piano è scoppiata una furibonda lite che ha visto lo straniero buttare fuori di casa i suoi tre coinquilini. Sul posto è arrivato il personale sanitario, chiamato per cercare di riportare alla calma il 32enne che dava in escandescenze. L’uomo prima ha fatto entrare i soccorritori e poi li ha buttati fuori dall’abitazione e si è chiuso dentro. A loro volta i soccorritori hanno chiesto l’intervento dei militari che sono arrivati con tre pattuglie. I carabinieri sono saliti fino all’appartamento e hanno trovato la porta di casa aperta. Una volta dentro hanno visto l’uomo in cucina che stava in piedi senza proferire parola e rispondere alle domande dei militari. Dapprima si è cercato di stabilire un dialogo che calmasse la persona ma, dopo qualche tentativo, lo straniero ha ripreso a inveire pronunciando frasi senza senso e non volendo farsi accompagnare in ospedale.

Quando la situazione stava diventando pericolosa, i carabinieri hanno deciso di intervenire, cercando di bloccare il 32enne, che si è difeso strenuamente, arrivando a mordere a un braccio un militare prima di essere immobilizzato. Per avere ragione della sua resistenza i soccorritori hanno dovuto sedare l’esagitato. Quindi il 32enne è stato portato in ospedale, dove è stato affidato al personale sanitario per le cure del caso. Al termine della vicenda lo straniero è stato denunciato per violenza e lesioni nei confronti del carabiniere ferito, anche lui medicato e dimesso con una prognosi di tre giorni.