DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Spino d'Adda, acquista farmaci a base di stupefacente con una ricetta falsa: 22enne denunciato

Nelle tasche del giovane c’erano molti documenti a carattere sanitario e nello zaino aveva un sacchetto con due scatole di un medicinale – 46 compresse in totale – usato generalmente come antidolorifico

In azione i carabinieri di Pandino

In azione i carabinieri di Pandino

Spino d’Adda (Cremona) – Una ricetta falsa, fatta con il timbro rubato ad un medico milanese, utilizzata per acquistare due scatole di antidolorifico a base di stupefacente. Per questo un 22enne di Milano, con precedenti, è stato denunciato venerdì pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Pandino.

Il giovane è stato fermato alla fermata del autobus di Spino d’Adda dai militari della Stazione di Pandino, durante un servizio di controllo del territorio. I carabinieri erano stati incuriositi da quel giovane mai visto in giro, quindi hanno deciso di effettuare un controllo: lo hanno identificato, ma il 22enne non ha saputo giustificare in maniera chiara la sua presenza in quel comune.

Nelle sue tasche aveva molti documenti di carattere sanitario. Inoltre, nello zaino aveva un sacchetto di plastica comunemente usato dalle farmacie per consegnare ai clienti i farmaci. Dentro erano presenti due scatole di un farmaco, per 56 compresse in totale, che risulta avere base stupefacente ed usato generalmente come antidolorifico.

Pertanto, i militari hanno chiesto al 22enne la corrispondente ricetta medica e il giovane si è innervosito, precisando di averla consegnata alla farmacia e che aveva effettuato l’acquisto per conto di un suo amico.

Per gli ulteriori accertamenti, lo hanno accompagnato nella farmacia in questione e i Carabinieri hanno richiesto la ricetta originale che aveva consegnato per ritirare il farmaco, accertando che era stata emessa da un dottore di Milano nei confronti di una persona con altro nome. L’uomo non ha saputo fornire utili notizie al fine di identificare il destinatario del farmaco e, di conseguenza, è stato accompagnato presso la caserma di Pandino per le ulteriori verifiche.

Qui, i militari hanno accertato tramite le banche dati in uso che il dottore che avrebbe emesso la ricetta in realtà aveva denunciato il furto del suo timbro a metà maggio scorso. Contattato il dottore ha confermato il furto del timbro per le ricette, di non avere mai compilato quella ricetta, che già in passato era stato contattato dalle forze dell’ordine per fatti analoghi e di non conoscere né il soggetto indicato in ricetta né la persona che ha ritirato il farmaco. A quel punto per il 22enne è scattata la denuncia.