Soresina, la città più inquinata della Lombardia. Lo dice il rapporto di Legambiente, che punta il dito sulla città cremonese che quest’anno, nonostante il record di giorni piovosi, ha fatto registrare ben 75 giorni di Pm10 oltre la soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo (Crema ne registrati 55). "Prendo atto di quanto riportato nel comunicato di Legambiente – commenta il sindaco Alessandro Tirloni – per quanto riguarda i rilevamenti della qualità dell’aria. La mia naturale prudenza però mi suggerisce di valutare la situazione prima di potermi esprimere sulle cause di questi dati. Sicuramente sarà importante il confronto con Arpa che cercherò nel più breve tempo possibile".
Il sindaco preferisce non sbilanciarsi, appare chiaro che il problema potrebbe derivare dalla posizione della centralina, sistemata su un crocevia estremamente trafficato da dove passano tutti i mezzi pesanti che portano le loro merci da una parte all’altra della città. L’interlocuzione del sindaco con Arpa potrebbe essere mirata a far portare una seconda centralina da sistemare in un’altra zona della città, per verificare se i dati coincidono o se la teoria della sistemazione dell’unica centralina in mezzo al traffico è fondata. In merito al fatto che qui ci sia la più alta concentrazione di allevamenti, il sindaco non si esprime in quanto non è al corrente di dati e numeri. Ma non sta molto meglio Crema, terza città più inquinata, dove il primo giorno dell’anno ha visto il record di Pm10 degli ultimi dieci anni: 154 mmg/mq. E tutto dovuto con molta probabilità alla “guerra di Capodanno“, con una grande esplosione di fuochi d’artificio e botti, a dispetto della raccomandazione del sindaco Fabio Bergamaschi: "Non posso promulgare alcuna ordinanza perché abbiamo visto che il Tar le boccia, ma chiedo di essere responsabili".
Per combattere l’inquinamento dell’aria, dal primo ottobre il Comune di Crema è entrato tra quelli che aderiscono alla normativa regionale: monitoraggio il lunedì e il giovedì e se c’è stato sforamento, si chiude ai mezzi più inquinanti fino al monitoraggio successivo. "Garantire la salute pubblica significa contribuire, per quanto può fare Crema, alla salvaguardia della qualità dell’aria – ha detto l’assessore all’ambiente Franco Bordo –. Il fermo dei veicoli più inquinanti è scattato dal primo ottobre e si protrae sino al 31 marzo 2025. Fino alla fine dell’anno sono stati quattro gli stop".
Pier Giorgio Ruggeri