Sconta pena alternativa al carcere e picchia la compagna: arrestato

Rinchiuso nell’istituto penitenziario di Cremona ventiquattrenne con numerosi precedenti. Dalla donna ha avuto anche un figlio

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Un 24enne pregiudicato doveva scontare una condanna a tre anni e cinque mesi ai servizi ai servizi sociali per i reati di false attestazioni sull’identità personale, resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di stupefacenti e alcuni furti aggravati, commessi in varie località italiane tra il 2015 e il 2017. Nel luglio di quest’anno il giovane aveva chiesto di trasferirsi dalla provincia di Lodi al Cremasco, ottenendo il consenso e continuando a scontare la pena in questa provincia. Tutto regolare fino al 25 novembre, quando alla caserma di Romanengo ha bussato una donna, la compagna del pregiudicato dal quale aveva avuto un figlio. La giovane ha raccontato che da quando il suo compagno si era trasferito nella sua abitazione, la sua vita era diventata un inferno in quanto il 24enne le aveva impedito di frequentare amici o uscire liberamente e l’aveva colpita spesso con schiaffi al viso, morsi o calci alle gambe, provocandole vistosi lividi ed ematomi su più parti del corpo. La donna ha anche consegnato ai militari le foto delle ferite e dei lividi riportati durante i pestaggi che ormai erano diventati all’ordine del giorno.

Ultima in ordine di tempo, l’aggressione subita proprio quella mattina, quando il compagno l’aveva accusata di avergli sottratto un pacchetto di sigarette e l’aveva ripetutamente picchiata, colpendola più volte con schiaffi, strappandole poi il telefono per impedirle di chiedere aiuto e, dopo averla messa fuori casa, l’aveva spintonata fino a farla cadere dalle scale. I carabinieri hanno riferito tutto al magistrato di sorveglianza che ha disposto l’arresto del giovane e il provvedimento è stato inviato ai carabinieri di Romanengo. La sera del 28 novembre il 24enne è stato trovato nella sua abitazione, arrestato e accompagnato nel carcere Ca’ del Ferro di Cremona, dove sconterà il resto della pena.

Pier Giorgio Ruggeri