
Gianfranco Provenzi
Crema, 6 luglio 2019 - «Trasferire la Sanitas nel tribunale? Non mi interessa più». Lo dice Gianfranco Provenzi, titolare della clinica che da anni sta facendo parlare di sé per via dei suoi tentativi di ingrandirsi o trasferirsi. Tutti andati a vuoto. Provenzi, 70 anni, magister della sanità cremasca con clinica diagnostica delle più attive sul territorio, ieri ha fatto sapere di voler recedere dal contratto con la Fm immobiliare di Castiglion delle Stiviere che si è assicurata l’affitto dello stabile ex tribunale partecipando a un’asta da sola e portando a casa l’edificio a 70mila euro l’anno per 40 anni. Dopo di che, nella stessa settimana, ha partecipato e vinto un’asta indetta dall’ospedale che cercava un sito unico dove sistemare laboratori e uffici sparsi in città. Infine, ha visto l’amministrazione comunale eseguire un cambio di destinazione d’uso dell’ex tribunale, trasformandolo in un sito sanitario.
Eseguite queste tre operazioni, tutto sembrava concluso: l’ospedale avrebbe affittato a 265mila euro l’anno 2.500 metri di stabile, mentre i restanti 1.800 sarebbero andati alla Sanitas. Ma mentre per l’ospedale c’è un contratto e i soldi sono garantiti dalla Regione, per la Sanitas non c’è nulla. «Non ho sottoscritto alcun contratto – dice Provenzi – e non abbiamo mai quantificato l’affitto. Il problema adesso è un altro. Quando con Ablondi (ex dg dell’ospedale, autore dell’accordo, ora in pensione) abbiamo deciso di affittare lo stabile, ci erano stati garantiti tempi precisi: una volta vinta l’asta la Fm avrebbe presentato il progetto e avrebbe cominciato i lavori. Il via libera dal Comune avrebbe dovuto arrivare, previo presentazione di un progetto esecutivo, non oltre maggio e questa estate avrebbero dovuto cominciare i lavori che sarebbero finiti entro un anno. Adesso tutto questo è saltato in aria. Non c’è alcuna certezza; non c’è un progetto e forse neppure un disegno. Rischiamo di restare in attesa almeno per due anni. Ho 70 anni, comincio a essere stufo».
Povenzi da una decina di anni sta cercando di ampliare la sua Sanitas, ma non c’è verso. Ha cercato di acquistare una parte del terreno che le Ferrovie hanno messo a disposizione dietro la clinica; ha firmato un preliminare per l’acquisto di un lotto dell’ex scuola di Cl (1,2 milioni), salvo poi ritirarsi e finire in causa. Poi ha raggiunto l’accordo con Ablondi per affittare insieme lo stabile del tribunale, ma anche qui qualcosa è andato storto.