Prof trovato morto a Crema, sei consulenti per una superperizia

Nuovo sopralluogo del magistrato Davide Rocco sul cantiere edile di Crema dove è stato ritrovato il cadavere di Mauro Pamiro

Mauro Pamiro

Mauro Pamiro

Crema (Cremona), 8 luglio 2020 - Nuovo sopralluogo del magistrato Davide Rocco sul cantiere edile di Crema dove è stato ritrovato il cadavere del professor Mauro Pamiro, lunedì della scorsa settimana e dove il magistrato ha fatto eseguire una perizia fotografica e delle nuove misurazioni. Nella mattina di ieri, inoltre, è stata affidata la perizia tossicologica sui reperti prelevati dal cadavere. Sono stati nominati due tossicologi, Elena Invernizzi (che ha eseguito l’autopsia) e Umberto Genovesi. Poi Claudia Vignali dell’Università di Parma; Marco Ballardini, per la difesa della moglie Debora Stella; Domenico di Candia e Alessandro Ravelli per i genitori di Pamiro. Il magistrato ha concesso 60 giorni per il deposito dei risultati.

Nel frattempo continuano le indiscrezioni sul giallo. "Noi riteniamo fermamente che Pamiro non si sia suicidato", ribadisce l’avvocata Ilaria Dioli, legale dei genitori di Pamiro. Dello stesso parere anche il professor Davide Pagliarini, suo collega: "Mauro era del tutto normale, come sempre. Aveva ribadito che tutti i professori avevano lavorato bene in questo periodo, ma che la scuola era fatta di presenze e non di lezioni allo schermo. Si era speso per la didattica interdisciplinare, garantendo che si sarebbe impegnato. Inoltre ci eravamo dati appuntamento a fine agosto per discutere dei programmi per la ripresa delle lezioni". Qualcosa di diverso dice un’altra insegnante, riferendosi però all’altro grande amore di Pamiro, la musica: "Nell’ultima canzone Mauro era diverso. il suo brano “The last embrace” era insolitamente triste e quel pomodoro schiacciato in copertina che somiglia al sangue forse ne è la prova".