Strutture di residenza per anziani, cosa si fa ora ancora in tempi di coronavirus per garantire la sicurezza degli ospiti presenti e di quelli che stanno per arrivare? "Abbiamo impartito disposizioni molto precise per garantire la prevenzione del contagio – fa sapere Vittorio Pezzuto di “Sereni Orizzonti“, la realtà che gestisce la Rsa di Fiesco –. Particolare attenzione viene prestata ai dipendenti. Per quanti hanno trascorso più di cinque giorni di vacanza in Italia è prevista un’autocertificazione che attesti le località frequentate e vengono eseguiti tamponi o test sierologici nella Rsa. Per coloro che hanno soggiornato all’estero (in particolare nei Paesi a rischio) è previsto invece l’isolamento domiciliare e fiduciario per 14 giorni o fino all’esito favorevole di un tampone". "Le visite dall’esterno – aggiunge – continuano a essere strettamente regolamentate: sono consentiti solo incontri di un familiare per ospite, su appuntamento e alla presenza di un operatore. Hanno in genere una durata massima di mezz’ora e avvengono a una distanza di almeno due metri, dopo che il visitatore ha indossato la mascherina e fatto uso di gel igienizzante. Eventuali piccoli regali vengono fatti depositare in una stanza e consegnati solo dopo la loro sanificazione mentre i doni in alimenti vengono accettati solo se preconfezionati. L’eventuale positività di un congiunto anche di un solo visitatore comporta automaticamente la chiusura temporanea della Rsa alle visite e l’attivazione per una settimana del triage da Covid (monitoraggio stretto delle temperature e di tutti gli eventuali sintomi simil influenzali)". P.G.R.
CronacaPrevenzione da contagi in Rsa "Adottiamo misure rigorose"