Un conto da 847mila euro per tagliare in due la città e mettere a posto il ponte di via Cadorna. Quando si comincia il lavoro, ancora non si sa, ma dagli uffici qualcuno sussurra che prima della prossima primavera non se ne parla. E se si pensa che l’appalto è stato assegnato a febbraio di quest’anno, c’è chi ritiene che 13 mesi per cominciare a lavorare forse sono un tempo eccessivamente lungo. Cerca di spiegare cosa succede l’assessore alla partita Gianluca Giossi, che ha ereditato la patata bollente. La novità per la nuova Giunta cittadina è che adesso c’è la certezza di chiudere completamente il ponte per alcune settimane, forse più di due mesi, mentre prima era stata cercata qualche soluzione per garantire il traffico alternato sullo stesso, giusto per non tagliare fuori i quartieri di Castelnuovo e San Bernardino, circa 5000 abitanti, costretti a fare un largo giro per accedere a Crema e poi tornare a casa. L’assessore vuole che la ditta Costruzioni metalliche Santonicola, che ha vinto l’appalto, cominci solo quando ha in casa tutto il materiale per eseguire tutti i lavori necessari. Questo, in tempi in cui molte materie prime scarseggiano se non sono addirittura assenti, comporta una ricerca metodica sui mercati per mettere in magazzino quanto richiesto. I lavori che la ditta dovrà effettuare sono verniciatura a protezione delle strutture metalliche, interventi di sostegno della soletta, rifacimento dell’asfalto e del manto di impermeabilizzazione.Pier Giorgio Ruggeri
CronacaPonte di via Cadorna da riqualificare: sarà chiusura totale