Cremona, pestaggio con tubi di ferro: 6 ragazzi in carcere

Sui social si erano anche permessi di sbeffeggiare i poliziotti che già stavano indagando su di loro

Gli agenti della Questura di Cremona hanno eseguito otto misure cautelari di cui sei in ca

Gli agenti della Questura di Cremona hanno eseguito otto misure cautelari di cui sei in ca

Cremona, 3 dicembre 2022 - Gli agenti della Questura di Cremona hanno eseguito otto misure cautelari di cui sei in carcere (cinque nei confronti di minorenni e una di un maggiorenne) e due agli arresti domiciliari a carico di un gruppo che aveva aggredito brutalmente due ragazzi indiani con tubi di ferro e manganelli il 13 ottobre scorso in piazza delle Tramvie a Cremona. Sono tutti accusati di rapina aggravata e lesioni aggravate e complessivamente sono undici gli indagati. Quel giorno, hanno ricostruito gli agenti della Squadra mobile, il gruppo, per motivi futili legati a screzi precedenti, aveva aggredito due coetanei con tubi di ferro e altro e si era accanito con calci e pugni, nonostante le vittime fossero già cadute a terra. Ad uno di loro avevano causato lesioni guaribili in 30 giorni, picchiandolo fino a lasciargli sul volto il segno della suola di una scarpa.

Sui social si sono anche permessi di sbeffeggiare i poliziotti che già stavano indagando s

Sui social gli indagati si sono anche permessi di sbeffeggiare i poliziotti. "Sanno che siamo stati noi, ma anche oggi non ci siamo" hanno scritto fra l'altro su Instagram lasciando intendere di sentirsi impunibili. Il pestaggio era stato particolarmente violento e una delle vittime era stata operata alla testa. Tutti gli indagati sono di origini nordafricane con precedenti di polizia. Nell'ordinanza il gip Giulia Masci scrive che sussistono "certamente" le esigenze cautelari nei confronti degli indagati per la gravità dell'accaduto e per le "modalità di azione, indicative dell'assenza in capo a tutti loro di freni inibitori e del disprezzo per la vita umana. Un gruppo che non ha esitato ad accanirsi sulle persone offese, colpendole ripetutamente. Il fatto in sé, proprio per le allarmanti modalità esecutive, rende concreto ed attuale il pericolo di reiterazione criminosa".

Gli investigatori hanno raccolto testimonianze e analizzato le immagini del sistema di videosorveglianza e sono arrivati alla banda che spesso sostava nell'area della Stazione, in particolare all'orario di uscita di scuola. Undici quindi le persone denunciate alla Procura di Cremona e alla Procura per i minorenni di Brescia e otto quelle poi colpite da ordinanze cautelari. I cinque minorenni sono stati portati all'Istituto penale minorile Beccaria di  Milano.