Coronavirus, 600 malati con patologie croniche contattati dal centro servizi Asst Cremona

Anziani e fragili più esposti al rischio di contrarre l’infezione

Un'operatrice del centro servizi

Un'operatrice del centro servizi

Cremona, 7 marzo 2020 - Il centro servizi ASST di Cremona non molla i quasi 600 pazienti che hanno patologie croniche arruolati per la presa in carico. Dal 28 febbraio scorso gli operatori del Centro Servizi dell’ASST di Cremona hanno contattato e stanno contattando queste persone per accertarsi del loro stato di salute, per informarli delle misure di protezione emesse dal Ministero della Salute in tema di coronavirus.

“Una voce amica e professionale per tutti questi pazienti – spiega Paola Mosa (Direttore Socio Sanitario ASST di Cremona) - che di norma sono anziani, fragili, con più di una patologia e quindi più esposti al rischio di contrarre l’infezione da coronavirus”. Un servizio molto gradito che testimonia come la presa in carico dei pazienti cronici sia una realtà in evoluzione che funziona e garantisce un sistema di cura integrato e appropriato, a maggior ragione in questa fase di emergenza. “Per ogni persona contattata – continua Mosa - è stata compilata la check contenente le domande ministeriali di rito; poi gli operatori scrivono le annotazioni utili sul diario individuale del paziente, all’interno della piattaforma informatica. Questo serve per lasciare una traccia concreta di ogni singolo intervento e arricchire il patrimonio assistenziale e conoscitivo della cronicità”.

Tutto questo avviene dal lunedì al venerdì, grazie al lavoro di Gianmario Pedretti, Daniela Mainardi, Elisabetta Sguaita, Giovanna Pogliacomi e Cristiana Ponzoni. Operatori sanitari e amministrativi specializzati, che in questo momento, al di là del loro specifico ruolo, stanno rivelando grandi doti di umanità e dedizione. “La nostra Disability manager, Manuela Monfredini - conclude Mosa - sta contattando anche tutti gli utenti con disabilità e tutte le persone inserite nel percorso Rosa dei Venti, somministrando la stessa check di rapido monitoraggio e fornendo le indicazioni del caso al fine di proteggere utenti e nuclei famigliari. Per questo stiamo lavorando in sinergia anche con i referenti delle cooperative Dolce e LAE; i referenti delle strutture di Castelverde e Sospiro e di Casa d'Oro”.