
ll consigliere d’opposizione Simone Beretta
Crema, 31 ottobre 2019 - E alla fine, parola agli avvocati. La gestione dei parcheggi cittadini non va, non piace, non sta nei tempi previsti dagli accordi. Né da una né dall’altra parte. Dopo le numerose critiche a livello politico, non ultima quella del consigliere d’opposizione Simone Beretta, alla quale l’assessore Fabio Bergamaschi ha risposto rivelando che si stava andando per avvocati, visto quanto sin qui successo. E proprio ieri, dopo la notizia dell’incarico a un legale, ecco che Gestopark ha messo in funzione il primo totem, grazie al quale chi arriva da nord può vedere quanti posti liberi ci sono nei due parcheggi più prossimi.
Troppo tardi? «La giunta comunale ha deliberato di incaricare l’avvocato Maurizio Zoppolato, del Foro di Milano – dice l’assessore Fabio Bergamaschi, sottoscrittore dell’accordo con Gestopark tre anni fa - per assistere e rappresentare l’ente comunale nella gestione dei rapporti con il concessionario Gestopark, per individuare soluzioni nella negoziazione con la società che gestisce i parcheggi a pagamento in città». Da parte sua , Gestopark contesta la mancata estensione del servizio a tariffa ad altri 530 stalli, ma l’amministrazione ribadisce che questo ritardo è a seguito di una gestione insoddisfacente dell’accordo. E c’è da notare che a seguito delle reciproche contestazioni si sono svolti diversi incontri e contatti informali tra l’amministrazione e Massimo Garrone, patron di Gestopark per cercare di evitare contenziosi, ma tutto si è rivelato inutile.
L’avvocato Maurizio Zoppolato ha già assistito il comune nel buon esito della vertenza con Geo Cantieri e ha assunto l’incarico anche al fine di sondare l’esistenza di condizioni favorevoli per un accordo. L’amministrazione ha anche fatto sapere che per l’avvocato ci sarà un compenso di 3500 euro. Giusto una settimana fa Simone Beretta, consigliere di minoranza di Forza Italia, aveva sollecitato l’amministrazione a prendere provvedimenti urgenti contro la Gestopark che in tre anni di contratto ha disattesogli accordi. «Vogliamo che i patti vengano osservati – sostiene Beretta – e se Gestopark dice di essere in ritardo perché non riesce a stare nei costi dovrebbe rinunciare all’appalto e lasciare il posto all’azienda austriaca seconda arrivata nella gara». Al momento della stipula del contratto, tre anni fa, il consigliere Beretta sottolinea che il piano sottoscritto da Gestopark prevedeva quattro fasi.
La prima avrebbe dovuto concludersi entro 90 giorni dall’affidamento e riguarda l’attuazione delle nuove modalità di gestione. C’era tempo fino a 180 per la posa di sensori e spie di monitoraggio nelle aree di sosta gratuite. E i tempi non sono stati rispettati. La seconda fase prevedeva che in 180 giorni si sarebbero dovuti posare i pannelli informativi in merito ai parcheggi a pagamento. Entro lo scorso autunno avrebbe dovuto essere in programma l’ampliamento degli stalli di sosta a pagamento a fronte degli investimenti e aggiornamenti effettuati. La quarta fase era invece relativa ai parcheggi blu. «Nessuno di questi tempi è stato ri spettato. Cosa aspetta il Comune ad agire di conseguenza?». L’assessore Fabio Bergamaschi ha risposto facendo presente che il primo incontro tra dirigenti e assistenti tecnici e responsabili di Gestopark, nel quale l’amministrazione ha contestato lavori non eseguiti, risale al 15 marzo 2018. Poi il 28 gennaio e il 12 giugno di quest’anno. Infine, la decisione di andare dal giudice.