Palazzo Pignano (Cremona) – Dopo il ritrovamento degli scheletri di due bambini risalenti all’VIII/IX secolo nella villa romana, i ricercatori hanno continuato gli scavi, arrivando a riportare alla luce altre tombe con ossa appartenenti a giovani risalenti al periodo precedente.
Di qui la necessità di continuare negli scavi, perorata dagli archeologi ed espressa da Davide Gorla in una conferenza stampa tenutasi ieri, alla quale hanno preso parte il sindaco Giuseppe Dossena, il parroco don Achille Viviani e l’assessore Annalisa Crea. La certezza deriva dal fatto che la villa, che si sta riportando alla luce, ha dimensioni ben superiori a quanto sin qui scoperto e, quindi, ci sia la possibilità di nuovi ritrovamenti. Dalle parole degli studiosi risulta evidente come quello che oggi è visibile e che conosciamo sia solo la punta dell’iceberg: "È nostra volontà – commenta Davide Gorla, capocantiere – mostrare i risultati e rendere conto alla comunità e a tutti coloro che hanno finanziato questa campagna, che ha portato alla luce nuovi importanti dati per conoscere il sito archeologico. Nel settore orientale della villa tardo-romana, abbiamo individuato numerose strutture di età romana pertinenti alle diverse fasi di vita del sito e un’intensa frequentazione nel periodo medievale: qui abbiamo individuato nuove sepolture di giovani".
Ci saranno nuovi scavi in futuro? "La nostra ambizione e quella del professor Furio Sacchi, che è direttore scientifico dello scavo, è di poter continuare. I nuovi dati riguardano sia le sepolture, sia il reinsediamento a carattere abitativo nel pieno medioevo (IX, X, XI secolo). L’anno scorso abbiamo individuato un sistema di riscaldamento ipogeo sottopavimentale, che permetteva il passaggio dell’aria calda al di sotto di pavimenti sorretti da colonnine in cotto e laterizio. A est, proprio dove stiamo lavorando adesso, dovrebbe trovarsi la camera di produzione dell’aria calda".
L’assessore alla Cultura Annalisa Crea e la preside dell’istituto Sraffa Roberta Di Paolantonio hanno un accordo di collaborazione. Il museo dell’Antiquarium e gli scavi archeologici sono aperti nei week-end dalle 10 alle 13 dei mesi di ottobre, durante la sagra di San Martino l’11 e il 12 novembre e di nuovo dal mese di aprile del prossimo anno fino a luglio: gli studenti saranno impiegati nell’accoglienza dei turisti.