REDAZIONE CREMONA

Islamici nel Duomo di Cremona: "Nessuno può ammazzare in nome di Dio"

Cerimonia congiunta fra cristiani e musulmani in Cattedrale

Il Duomo di Cremona

Cremona, 7 agosto 2016 - Cerimonia congiunta fra cristiani e musulmani nel duomo di Cremona: è la prima volta che accade. Ad accogliere gli islamici è stato il parroco don Alberto Franzini. Accanto a lui c'erano l'imam di Cremona, Nourredine Lakrichat, e Sadiq El Hassan, presidente del Centro culturale islamico 'La Speranza'. L'incontro interreligioso è avvenuto a tredici giorni dall'assassinio di padre Jacques Hamel, ucciso in chiesa a Rouen, in Francia. Sadiq El Hassan, marocchino di 49 anni, da venticinque è a Cremona. Rappresenta la comunità islamica della provincia di Cremona formata da cinquemila persone. Del Marocco è anche Noureddine Lakrichat, di 37 anni, da quattro mesi imam di Cremona. Don Franzini ha invitato i fedeli a pregare per «padre Jacques e per i suoi uccisori, perché il sacrificio di padre Jacques e delle tante altre persone uccise in questi tempi ci faccia comprendere che nessuno utilizzi il nome di Dio per azioni di violenza e di morte».

Il presidente della comunità islamica e l'imam hanno ascoltato le letture e il Vangelo e hanno stretto la mano ai fedeli in segno di pace. «Ho sentito la messa - ha detto El Hassan - tutti preghiamo Dio: voi lo chiamate Dio, noi Allah. Oggi siamo qui per esprimervi la nostra solidarietà per padre Jacques tradito da un'anima feroce, barbara e satanica. Nessuno può ammazzare una persona in nome di Dio, noi siamo contrari a qualsiasi atto barbaro. Noi siamo qui per esprimervi la nostra solidarietà e dobbiamo camminare insieme, convivere insieme. È l'inizio di un percorso».