Ragazzo falciato dopo la disco, è choc per la morte di Pietro: "Non abbiamo parole"

Palazzo Pignano in lutto per il 18enne ucciso da un’auto

Pietro Vasile Cioroaba

Pietro Vasile Cioroaba

Palazzo Pignano (Cremona), 3 settembre 2019 - «Gli ho parlato poco prima che se ne andasse dalla Magika, nella notte da sabato a domenica. Mi sembrava a posto. Poi la mattina ho saputo che lo cercavano un po’ tutti, a partire dalla sua ex ragazza, che ha messo un post su Instagram. Aveva deciso di andare via a piedi, anche se avrebbe dovuto fare qualche chilometro. Ma se voleva stare un po’ da solo, lo capisco». E’ un giovane di 22 anni l’ultima persona che ha visto vivo Pietro Vasile Cioroaba, 18 anni, origini romene, da molto tempo residente a Palazzo Pignano con la mamma Magdalena, il papà e una sorella più giovane. «Lo vedevo quasi tutti i giorni – dice il vice sindaco Virgilio Uberti – perché abitiamo vicino. I carabinieri mi hanno chiesto di allertare la protezione civile e i vigili del paese per andare cercare questo ragazzo, che poi è stato trovato morto. E’ da tanti anni che la famiglia abita qui. Non abbiamo parole».

Nessuna informazione da parte degli inquirenti, ma sembra che il magistrato, dopo aver esaminato la zona dove è stato ritrovato il cadavere, sia poi andata in caserma, dove era trattenuto il 25enne che avrebbe investito e ucciso il giovane per interrogarlo. E dopo averci parlato non è scattato l’arresto e si è in attesa di conoscere le decisioni del giudice in merito ai capi d’imputazione, che faranno capire qualcosa su questa vicenda, sin qui tenuta in strettissimo riserbo. A Palazzo Pignano il giovane era conosciuto. Frequentava una cerchia di amici più o meno coetanei, non studiava più ed era in attesa di un’occupazione stabile. Pare che non fosse la prima volta che il ragazzo non rincasasse per la notte e da qui il fatto che la madre si sia recata a denunciare la scomparsa del figlio solo lunedì mattina, dopo due notti e un giorno di assenza. Singolare anche la circostanza che il cadavere sia rimasto nascosto per molte ore e che nessuno dei numerosissimi passanti l’abbia scorto. La strada è molto frequentata, non solo dalle auto, ma anche da persone che passano in bicicletta. Inoltre, la vicinanza del canile sovraccomunale e di un allevamento di cani fa sì che chi ci passa non transiti a velocità elevata e abbia la possibilità di guardare oltre la carreggiata.