Crema, morte Mauro Pamiro: niente sangue sull’auto e nell’abitazione

I periti nominati dal gip hanno escluso anche impronte di interesse o Dna estranei

Mauro Pamiro

Mauro Pamiro

Niente sangue sull’auto e nell’abitazione. Le uniche tracce ematiche sulla scena della fine di Mauro Pamiro sono quelle rimaste su un frammento di tegola: era accanto alla testa dell’insegnante e musicista di Crema, trovato morto la mattina del 29 giugno di due anni fa, nel cantiere di una casa in costruzione, in via Don Mazzolari. È una delle conclusioni a cui sono giunti il genetista forense Pasquale Linarello e il chimico forense Oscar Ghizzoni, i periti nominati dal gip di Cremona, Giulia Masci.

Nelle 38 pagine della loro relazione hanno escluso anche impronte di interesse o Dna estranei se si esclude, sulla vettura, un profilo genetico misto riferibile a Debora Stella, la moglie di Pamiro (iscritta come atto dovuto nel registro degli indagati per omicidio volontario) e a un soggetto maschile sconosciuto. L’auto. Una macchia scura di tre centimetri per tre sul sedile posteriore della Citroen C3 in uso a Debora Stella aveva reagito positivamente al Luminol. Positivi anche alcuni esiti del combur test. Una porzione di tessuto è stata quindi esaminata con l’Obti test (per l’individuazione del sangue umano) e la risposta è stata negativa: erano tracce biologiche.

L’abitazione. Nella villetta occupata dai coniugi Pamiro, in via Biondini, sono stati esaminati con il Luminol il seminterrato, le scale che dal seminterrato portano al piano terra, la sala all’ingresso, le scale per salire al primo piano. Sono state controllate anche le scale esterne che dal giardinetto sul retro conducono al seminterrato. Non sono state rilevate impronte digitali, palmari, di piedi o di scarpe degne di interesse. Sono stati eseguiti dei prelievi su alcune luminescenze, ma i test hanno verificato che non si trattava di sangue. La tegola. La caratteristica del reperto, privo di superfici lisce o porose assorbenti, non ha permesso di rilevare la presenza di impronte. Gli accertamenti biologici hanno evidenziato il profilo genetico del solo Pamiro, escludendo quelli di altri. In corrispondenza di una delle tracce di sangue un capello castano della lunghezza di 4,5 centimetri che non si è potuto analizzare perché privo della radice.