
Le amministrative condannano il centrodestra
La carica dei sindaci dei 32 comuni cremaschi al voto. Nove erano mono lista e non ci sono state sorprese. Si va dal 56.54% di preferenze ottenute a Casale Cremasco (588 voti per Antonio Grassi su 765 totali) al 76.35% di Ripalta Guerina (288 voti su 339 per Luca Guerini). Docce fredde per i candidati di centrodestra che, confortati dai risultati positivi ottenuti dei partiti della loro area alle elezioni europee, confidavano di avere vita facile nelle comunali. Non è stato così. La sorpresa più amara l’ha avuta l’ormai ex sindaco Paolo Aiolfi che ha perso per soli 32 voti il Comune di Bagnolo Cremasco contro il suo quasi omonimo Doriano Aiolfi (nella foto) del Pd. Nel voto europeo invece il centrodestra aveva ottenuto 1.618 voti contro i 515 del centrosinistra. Tra gli altri centri più grossi del territorio a Casalmaggiore lo scherzetto non si è ripetuto per pochissimo: Filippo Bongiovanni (sostenuto da Uniti per Casalmaggiore, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega) ha vinto per 46 voti, mentre alle europee il centrodestra aveva ottenuto 3.524 voti contro 1.630. A Castelleone invece la vittoria del centrosinistra con Federico Marchesi non è mai stata in discussione, con 1.700 voti di differenza sul centrodestra. Hanno vinto bene inoltre Piergiacomo Bonaventi (Insieme per Pandino Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia-civica) a Pandino, che ha battuto di 259 voti l’avversario “civico” Luigi Galimberti, ma che ha visto assottigliarsi il divario dai 2000 voti delle europee ai poco meno di 300 che gli hanno permesso di vincere. Ad Agnadello il leghista Stefano Samarati è passato con 30 punti percentuali di vantaggio sull’avversaria Deborah Zanotti, battendola di 554 voti, ma anche qui il centrodestra ha disperso 850 voti in più nelle europee.
Pier Giorgio Ruggeri