Cinghiali, ancora un morto: 15 incidenti al mese

A Cremona ha perso la vita una ragazza di 20 anni finita fuori strada con l’auto. Secondo Coldiretti ogni anno dagli animali selvatici danni per 17 milioni

I soccorsi per la ragazza finita nel campo a causa dell’attraversamento del cinghiale

I soccorsi per la ragazza finita nel campo a causa dell’attraversamento del cinghiale

Scandolara (Cremona), 22 ottobre 2020 - Ancora una vittima sulla strada. Una ragazza di vent’anni è morta in auto a causa di un cinghiale che ha attraversato la strada che percorreva in auto, in provincia di Cremona. La stessa sorte toccata negli ultimi tre anni ad altre due persone, mentre cinque anni fa fu un agricoltore a morire dopo essere stato aggredito da un cinghiale. Un problema, quello della fauna selvatica, che tocca anche zone vicine alla città, ma che crea gravi ripercussioni nella Bassa e nelle campagne delle valli. Secondo stime Coldiretti Lombardia, i danni da animali selvatici arrivano a 17 milioni l’anno. E in regione si contano 15 incidenti stradali al mese. Nel 2018 fu un’altra donna a morire, a Zeme, in Lomellina, a bordo della sua vettura uscita di strada per evitare l’impatto con un cinghiale. Sempre nel Pavese, l’anno prima, un uomo era morto nello schianto della sua auto contro uno di questi animali selvatici. Senza contare il grave incidente, un morto e 10 feriti, provocato dall’incursione di un branco di ungulati all’interno della carreggiata dell’autostrada del Sole, nei pressi di Lodi, a gennaio 2019.

Un cinghiale sbucato all’improvviso dalle tenebre. Nemmeno il tempo di mettere il piede sul freno per evitare un impatto violentissimo e la piccola utilitaria ha cominciato a carambolare nel campo a fianco della Sp 85, la provinciale che collega Scandolara Ravara a Torricella del Pizzo, nel Cremonese. È morta in ospedale poco dopo il ricovero Lucrezia Minnilli, la 20enne di San Daniele Po, rimasta gravemente ferita martedì sera. Lucrezia, che avrebbe compiuto i 21 anni a dicembre, guidava una Yaris, al fianco il fidanzato che ha raccontato che prima di finire nel campo a lato della careggiata è avvenuto un impatto molto violento, forse con un animale.

Subito martedì sera si era parlato di un cinghiale, ma nei pressi della vettura o nelle immediate adicenze della provinciale non vi erano tracce della carcassa. Solo ieri mattina, con la luce del sole, gli agenti della polizia locale sono riusciti a ritrovare l’animale, poco distante da un rottame della Yaris. Martedì sera sul posto sono scattati subito i soccorsi, con l’intervento del personale del 118, l’arrivo anche dell’eliambulanza, dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Le condizioni di Lucrezia erano apparse fin dal principio molto gravi, mentre il findanzato che era con lei ha riportato ferite lievi. Quindi la corsa in ospedale, purtroppo però il cuore di Lucrezia ha cessato di battere poche ore più tardi.

La zona a ridosso delle golene del Po da qualche anno ha visto il ritorno di diverse specie tipiche dell’appennino, come cinghiali e caprioli: una fauna che lungo il Grande Fiume non trova predatori e che nel volgere di non molto tempo è decisamente crescitua. La popolazione di cinghiali ad oggi è difficile da stimare nei numeri, ma sicuramente ha già causato diversi problemi soprattutto per la circolazione stradale: sono diversi gli incidenti avvenuti negli ultimi anni e causati dai cinghiali. La Provincia di Cremona ha provveduto anche a mettere segnali di pericolo per la presenza di animali selvatici, ma anche facendo attenzione è difficile evitare un impatto.