
Un carcere
Cremona, 22 giugno 2015 - Una volta si nascondeva la lima nel pane, oggi l’hashish tra la biancheria. Gli agenti della polizia penitenziaria di Cremona hanno bloccato un pacco arrivato per posta e destinato ad un detenuto romeno: dentro, nascosto tra magliette e jeans si trovavano venti grammi di hashish. Il fatto è stato reso pubblico dal sindacato Sappe che ancora una volta stigmatizza questo episodio.
«Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri di Cremona, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti» spiega Donato Capece, segretario nazionale del sindacato Sappe. Ma quali sono le droghe più diffuse dietro le sbarre? «L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex - una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il SERT per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri». Una situazione che richiede a questo punto anche azioni concrete… «Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti».
di Daniele Rescaglio