Rivolta D'Adda: applausi, bandiere e fumogeni ai funerali di Mondonico/ FOTO

Il funerale si è concluso sulle note di "Io vagabondo". Tra la folla accorsa a rendere l'ultimo saluto all'allenatore scomparso, anche diversi protagonisti del mondo del calcio

Folla ai funerali di Emiliano Mondonico

Folla ai funerali di Emiliano Mondonico

Rivolta d'Adda (Cremona), 31 marzo 2018 - Si è concluso sulle note di "Io vagabondo" il funerale di Emiliano Mondonico, l'allenatore morto giovedì scorso, a 71 anni,  dopo una lunga battaglia contro un tumore all'addome. All'uscita dalla chiesa, Mondonico  è stato salutato da un lungo applauso della folla, fra bandiere sventolanti, fuochi d'artificio e fumogeni accesi dagli ultrà dell'Atalanta.  Durante il rito funebre monsignor Dennis Feudatari ha ricordato la sua ultima conversazione domenica scorsa con Mondonico che, pochi giorni prima di arrendersi al tumore, riuscì solo a a dire: "È dura".

In mattinata, l'arrivo del feretro è stato accolto con il coro "Emiliano passaci la sedia". Nella folla di migliaia di persone c'era anche un paio di tifosi con una sedia brandita in aria (un'altra da cucina è stata esposta a una finestra in un palazzo davanti alla chiesa), in ricordo della celebre protesta contro l'arbitro nella finale di coppa Uefa del '92 tra Torino e Ajax, una delle immagini icona della carriera dell'allenatore. Il feretro è giunto in chiesa a bordo dell'auto funebre, con attaccate decine di sciarpe di squadre di calcio, accompagnato dai famigliari, attraverso due ali di folla composte di tifosi, amici e appassionati, con bandiere, striscioni e i fumogeni accesi dagli ultrà dell'Atalanta, in rispettoso silenzio lungo il centinaio di metri di strada dalla casa di Mondonico.

Fra i personaggi del mondo del calcio che partecipano al funerale dell'allenatore, ci sono anche il presidente del Torino, Urbano Cairo, il club manager della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, e diversi ex calciatori, come Filippo Inzaghi, Paolo Pulici, Gianluigi Lentini e Angelo Carbone. Nella chiesa di Santa Maria e San Sigismondo, nella piazza centrale di Rivolta d'Adda, ha trovato posto solo una parte delle persone accorse, e una folla ascolta il rito dall'esterno grazie ad alcuni altoparlanti.

Monsignor Dennis Feudatari ha ricordato la capacità di Mondonico di andare "oltre la carriera di allenatore e calciatore, la sua continua ricerca di trovare altri luoghi e circostanze dove giocare la vita, dove darsi tutto a tutti". Nella sua Rivolta lo faceva ogni mercoledì sul campo dell'oratorio allenando alla vita persone alle prese con problemi di alcol, droga e gioco d'azzardo dell'associazione l'Approdo, seguiti dallo specialista dell'ospedale Santa Marta Giorgio Cerizza, che al termine della cerimonia ha reso omaggio a Mondonico ricordando la sua lezione ("Una sconfitta non è mai il capolinea") e ringraziandolo.