PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Davide Nichetti, il cacciatore di selfie coi vip: "Ho aspettato Belen per 7 ore"

Cinquant’anni, barista, appena può va a Milano alla ricerca di personaggi famosi. Ne ha collezionati duemila. Fotografie anche con il Papa e campioni dello sport

Davide Nichetti nel selfie con Belen Rodriguez

Davide Nichetti nel selfie con Belen Rodriguez

Casaletto Ceredano (Cremona) – Fanno 2.000 foto in dieci anni, due ogni tre giorni, migliaia di chilometri e migliaia di ore ad attendere il famoso di turno. Per scattare una foto insieme a lui e poi archiviarla nel suo capace faldone che contiene, appunto, 2.000 personaggi famosi. Con lui.

Si chiama Davide Nichetti, ha cinquant’anni, fa il barista a Crema e appena termina il lavoro scappa a Milano o in qualche posto dove sa che c’è un personaggio famoso. Attende il momento propizio, magari per ore e poi, quando la sua preda arriva, eccolo che gli si affianca e gli scatta un selfie. Un hobby innocente con circa 2.000 scatti. Che comprendono personaggi noti o che sperano di diventarlo di più.

Ma come è cominciato tutto questo?

"Dieci anni fa. Ero con una mia fidanzata a Milano e per caso sono passato davanti a una libreria in piazza del Duomo. Ho visto che c’era molta gente e abbiamo guardato dentro e abbiamo riconosciuto Emma Marrone che firmava il suo Cd. Siamo entrati e mi è venuto in mente di scattare una foto con lei. da lì è partito tutto".

Come fa a sapere dove sono i personaggi che vuole fotografare?

"Sto attento a internet e alle pagine delle persone che seguo. Quando vedo che partecipano a una trasmissione, presentano un libro o un disco, vado ad attenderli fuori".

È un hobby che richiede tempo e costanza...

"Sì si aspetta anche ore, ma io ho pazienza".

Qualche nome?

"Filippo Ganna preso dopo un allenamento a Montichiari; Eva Hengher dopo un set; Rocco Siffredi fuori da un film, Roberto Bolle, al teatro Alla Scala, Valentina Nappi, Jannik Sinner tre anni fa quando non era ancora famosissimo, Belen, Gianmarco Tamberi, Pirlo, Silvio Berlusconi, Papa Francesco.

Con Sinner, ha avuto intuito.

"Si, mi sono presentato con la mia racchetta da tennis e me la sono fatta firmare. Poi ho scattato la foto. Come con Pecco Bagnaia. Sono andato ad aspettarlo fuori dal circuito con un casco e me lo sono fatto firmare".

Ultime vittime?

"Rose Villain e il Papa. Per Papa Francesco mi sono aggregato alla trasferta organizzata dalla curia di Crema".

L’attesa più lunga?

"Sette ore per Belen"

Quella più emozionante?

"Di certo Alex Zanardi. Loredana Bertè aveva detto no, ma poi l’ho convinta".