
A Crema la grande area verde appena inaugurata diventa un luogo di incontro per tanti cittadini . Dallo sport al benessere, uno spazio pubblico pensato all’insegna del valore della socialità.
Ci sono voluti 25 anni, diverse idee e differenti progetti, tutti falliti. Poi finalmente grazie al milione e centomila euro arrivati col Pnrr, ecco il parco tornare a vivere. Restituito alla città. La Pierina riapre. Il grande parco torna a risplendere e diventa luogo di quotidianità, come ha sottolineato il sindaco Fabio Bergamaschi, dove trovano spazio attività dallo sport alla cultura: parco giochi, playground, area benessere, anfiteatro naturale. E un luogo di ritrovo tra persone, come ha ricordato il vescovo di Crema, monsignor Daniele Gianotti, ottima alternativa ai ritrovi virtuali odierni.
Una grande festa comunitaria quella di ieri mattina, partecipata da tanti cittadini di ogni età. Questo perché la Pierina è uno spazio urbano con una storia lunga e importante, che ha fatto ritornare in mente a molti presenti con i capelli bianchi il dopolavoro dell’Olivetti, come ha ricordato con emozione Luciano Bergamaschi, ex dipendente: "Chi ha vissuto come me l’esperienza olivettiana sa che qui si respirava una visione d’impresa intrecciata al territorio e al benessere delle persone". E dunque, con questa caratterizzazione, si continuerà a far rivivere questo parco, frutto di una pianificazione strategica.
"Oggi non servono tante parole, abbiamo davanti la bellezza – ha dichiarato il vicesindaco Cinzia Fontana – Ora dobbiamo solo godere di questo spazio pubblico dalle diverse funzioni, tenute insieme dal valore della socialità. Essenziale sarà averne cura e rispetto". Fontana ha poi illustrato la riqualificazione, che ha visto l’opera incrociata di archeologi, tecnici, giardinieri, operai e i tre architetti Capuano, Venturelli e Sfogliarini.
Pier Giorgio Ruggeri