PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Cremona, la Onlus che rastrellava soldi durante l’emergenza Covid. Tre condanne

Giudicati colpevoli un avvocato e due donne. Patteggia un altro presunto componente del sodalizio. Al centro del processo raccolte fondi considerate fittizie per gli ospedali

Reparto Covid in ospedale (Archivio)

Reparto Covid in ospedale (Archivio)

Cremona, 15 novembre 2023 – Altri verdetti per l’affaire “Uniti per la provincia di Cremona”, onlus creata nel marzo del 2020 per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di materiale per gli ospedali impegnati in piena lotta al Covid.

Dopo che, un anno fa, Renato Crotti aveva patteggiato 3 anni e quattro mesi per aver sottratto circa 300mila euro dal conto dell’associazione della quale era il presidente, la scorsa settimana è toccato ai suoi complici andare davanti al giudice. Mentre Attilio Mazzetti (ex gestore di locali) è stato rinviato a giudizio, il processo è fissato per il 20 febbraio prossimo, il rappresentante Cristiano Bozzoli ha patteggiato un anno, due mesi e venti giorni di carcere e 546 euro di multa, pena sospesa.

Il suo ruolo, secondo giudici, era quello prendere i soldi e metterli sul conto corrente della sua società, la Syrious attiva nella vendita e installazione di caldaie. E lo aveva fatto, solo che il direttore della banca di Codogno dove arrivano questi assegni (uno di 9.760 euro e l’altro di 18.300 euro) gliene aveva chiesto conto. Da lì era partita l’inchiesta, perché il direttore aveva avvertito la Guardia di Finanza.

Bozzoli aveva giustificato l’entrata di denaro con la vendita di pasti caldi e, in fretta e furia, ne aveva confezionati 750 consegnandoli a un’associazione di Cremona. Venerdì Bozzoli ha patteggiato ed è uscito dal processo.

Ma con uno strascico che ha riguardato l’avvocato Pier Antonio Vailati, difensore di Mazzetti. Quest’ultimo aveva cercato di comprare il silenzio di Bozzoli dapprima offrendogli dei soldi e poi minacciandolo. Visto che nessuno dei due modi era andato a buon fine, Bozzoli era stato convocato nello studio dell’avvocato Vailati il quale, secondo l’accusa di Bozzetti, gli aveva chiesto di ritrattare. Bozzoli aveva spifferato tutto e il legale era finito nei guai. La scorsa settimana è stato condannato a sei mesi di reclusione, pena sospesa. Vailati si dichiara innocente e presenterà di certo ricorso.

Altri verdetti riguardano le due donne che si sono alternate sentimentalmente accanto ad Attilio Mazzetti, tutte e due condannate a tre anni e quattro mesi di reclusione per riciclaggio, entrambe faranno appello per evitare il carcere: Nicoleta Vreme, aveva ricevuto sul suo conto corrente 2.400 euro provenienti da un conto bulgaro intestato a Mazzetti; Anna Tommaseo, di soldi ne aveva ricevuti 6.850 sempre dal conto bulgaro e da uno inglese di Mazzetti.