
La riunione sull'edilizia scolastica
Cremona, 16 luglio 2020 - La ripresa scolastica dopo l'emergenza Covid pone diversi problemi sul piano strutturale, considerando che gli istituti superiori sono a livello di strutture di competenza della Provincia. Questa mattina si è tenuta la seconda riunione con i drigenti scolastici in Provincia per fare il punto della situazione rispetto ad interventi urgenti per la ripartenza a settembre.
Presenti oltre al vicepresidente Rosolino Azzali, con funzione delegata all'edilizia scolastica, il coordinatore Massimo Placchi, dirigente Settore Patrimonio ed edilizia scolastica ed i funzionari della Provincia, unitamente a rappresentanti dell'Ufficio Scolastico Territoriale e Agenzia TPL. “Da tempo abbiamo affrontato questo tema nell'intricato contesto normativo che dalla pandemia Covid ne è scaturito - ha precisato Azzali - Molte e diversificate le richieste giunte dai Dirigenti scolastici in vista della riapertura a settembre. Stiamo effettuando sopralluoghi in tutti gli edifici scolastici di pertinenza della Provincia ed insieme troveremo soluzioni per la ripresa in sicurezza, redigendo una scaletta e selezione degli interventi prioritari. Ovviamente stante i complessi iter collegati ai finanziamenti PON abbiamo ritenuto, con variazioni di bilancio, di dedicare la rinegoziazione dei mutui a valere sulla spesa corrente, in modo tale da poter spendere somme immediate, come peraltro previsto dalle norme, per la manutenzione, con modalità semplificate ed agevolate di affidamento dei lavori. Tutto ciò che non è strettamente urgente verrà, quindi, finanziato con i fondi PON; occorre tenere presente, comunque, gli effetti sull'economia della pandemia Covid, che hanno colpito anche il bilancio della Provincia, che a fine anno vedrà minori entrate per circa 7 milioni di euro" - ha continuato Azzali. Altro problema è quello dei trasporti degli alunni. "Infine vi è la criticità che riguarda non solo la Provincia: il trasporto alunni; le attuali circolari ora prevedono il 60 per cento di trasporto dei posti a sedere. E l'altro 40%? Stiamo facendo adeguate sollecitazioni per un cambio della norma pur nei protocolli di sicurezza, prevedendo anche altri ipotesi come ingressi diversificati e significativamente distanziati" - ha concluso Azzali.