Cremona, nessun rischio sanitario nella zona dell'ex raffineria Tamoil

La conclusione della Conferenza dei servizi: ambiente fruibile per chi frequenta l'area

L'ex raffineria Tamoil

L'ex raffineria Tamoil

Cremona - Nessun rischio sanitario per i fruitori dell'area dell'ex Tamoil, canottieri incluse. E' questa la conclusione a cui è giunta la Conferenza dei servizi già riunita in una prima seduta il 21 febbraio. Convocata dal Comune di Cremona, alla Conferenza dei servizi hanno partecipato i tecnici ARPA, ATS, Provincia di Cremona, la Società Tamoil e in questo caso la Società Bissolati, per valutare i contenuti dell’Accertamento Tecnico Preventivo attivato nell’ambito del procedimento civile avviato dalla Società Canottieri Bissolati nei confronti della Società Tamoil.

“Secondo tutti gli Enti di controllo presenti, le informazioni acquisite, i dati analizzati e le evidenze emerse da altre attività di indagine (sopralluogo del 25 febbraio presso la Società Bissolati alla presenza degli Enti) confermano l’assenza di rischio sanitario per i fruitori dell’area e non rappresentano elementi tali da avviare un procedimento ambientale nuovo rispetto a quello già avviato e attualmente in corso che interessa le aree esterne al deposito Tamoil. Allo stesso tempo gli elementi acquisiti meritano approfondimenti e sono utili per ulteriori valutazioni tecniche e operative, che potranno portare a ulteriori miglioramenti degli interventi in atto, sempre nell’ambito del procedimento ambientale attualmente aperto per il monitoraggio delle attività di riqualificazione delle aree esterne” si legge in un comunicato diffuso nel pomeriggio di oggi dal Comune di Cremona.

Nel mese di maggio un’altra Conferenza dei Servizi, alla quale saranno presenti i proprietari e i gestori delle aree esterne e che considererà il complesso delle attività investigative, eseguite e in corso sull’area, e gli esiti delle indagini ambientali eseguite dalla Società Bissolati, per definire, con una valutazione tecnica approfondita, le necessarie proposte di modifica degli impianti di ripristino ambientale. “Che cosa è chiesto alla politica? - afferma l'assessore all'Ambiente Simona Pasquali - Di essere sempre sul pezzo e stimolare continuamente analisi e controlli. E questo la Giunta lo sta garantendo con forza. Che cosa invece non deve fare la politica? Sostituirsi ai tecnici e interpretare i dati ambientali piegandoli da una parte o dall’altra. Non lo faremo mai, perché sarebbe un reato e una offesa ai cittadini. Prendiamo atto dei risultati tecnici, stimoliamo per un controllo continuo e per un rigore di scelte. In accordo con i tecnici dunque condividiamo anche il percorso che continuerà con la Conferenza dei servizi e ci faremo ancora promotori di un momento di confronto in Consiglio Comunale in accordo con il Presidente del Consiglio. Insieme e accanto a tutti i cittadini continuiamo dunque a lavorare perché i problemi antichi di quella zona siano affrontati in modo sempre più efficace”.