
Gli arresti sono stati effettuati dalla polizia
Cremona, 20 maggio 2021 - Ricettazione e rapina aggravata. Tre persone sono state arrestate dalla Squadra mobile di Cremona per la vicenda del violino rubato lo scorso 16 febbraio dallo studio del commercialista Serventi in piazza Castello. Il furto si era trasformato in una rapina, in quanto il proprietario, Massimo Serventi, era stato spintonato e fatto cadere in seguito ad un faccia a faccia con il ladro, il 49enne Francesco Di Roma, entrato nello studio dopo aver forzato una finestra.
Con lui è finito in carcere il 21enne kosovaro Liridon Fejza, che avrebbe fatto da palo quel giorno, mentre è accusato di tentata ricettazione il 36enne cremonese Stefano Barca. Il violino, realizzato dal liutaio cremasco Formaggia nel 1978, è uno strumento di liuteria con un certo valore economico, ma soprattutto affettivo per i proprietari. Le indagini della polizia già lo scorso 6 marzo avevano portato a individuare Di Roma e Barca proprio mentre tentavano in qualche modo di vendere il violino: i due si erano presentati alla bottega di un liutaio cremasco con il duplice obiettivo di far valutare lo strumento e di venderlo. In quel frangente sono stati arrestati dagli uomini della Squadra mobile di Cremona. Martedì mattina il cerchio si è chiuso, con l’arresto a Cremona di Liridon Fejza: nella sua abitazione i poliziotti hanno trovato e sequestrato due sciabole, un fucile probabile provento di furto e una pistola giocattolo ma priva del tappo rosso previsto per legge. Il prezioso violino è stato restituito ai proprietari.