
La chiesa dei Sabbioni
Crema (Cremona) – “Non andare via”, cantava Patty Pravo, riprendendo in italiano la celebre “Ne me quitte pas” di Jacques Brel che a sua volta citava Prévert. E “non andate via” è anche l’appello corale di una comunità attonita dall’annuncio che la comunità di frati presente dal 1575, tra tre anni se ne andrà davvero via. Raccolgono le firme gli abitanti dei Sabbioni, rione di Crema che conta quattromila abitanti, perché proprio non ci stanno a veder chiudersi una storia lunga 450 anni. Lo hanno fatto durante la festa del quartiere, che è partita ieri e finisce domenica, una petizione da consegnare al vescovo di Crema, monsignor Daniele Gianotti e al padre provinciale dei frati Cappuccini Angelo Borghino.
Nella petizione, che di certo raccoglierà probabilmente moltissime firme i parrocchiani ricordano le tappe della comunità. Che comprende anche la chiesa costruita nel 1913 dagli abitanti del quartiere e dedicata a San Francesco, con un’autonomia ottenuta dalla parrocchia di Ombriano nel 1960.
Un fulmine a ciel sereno è stato l’annuncio, comunicato ai primi di maggio alla comunità: si chiude. La giustificazione è che i padri – che vivono insieme nella casa parrocchiale – sono sempre meno, le vocazioni latitano e non ce la si fa più a portare avanti un discorso apostolico e parrocchiale. Di qui la decisione, per la verità presa molti mesi fa, ma comunicata solo a maggio, di destinare i frati ad altre comunità. Ed è stata subito sollevazione e non solo dai parrocchiani.
Anche noti esponenti politici che con la chiesa e la parrocchia hanno poco o nulla a che fare si sono esposti in prima persona per chiedere una retromarcia. C’è stata pure un’assemblea molto partecipata, in una chiesa parrocchiale gremita e alla presenza non solo del parroco padre Tommaso Grigis ma anche del vescovo Daniele. Assemblea tenutasi nel giorno in cui uno dei padri era morto.
Rimasti in tre, i frati non ce la fanno più a portare avanti al vita parrocchiale, ma i fedeli non hanno voluto sentire ragioni chiedendo, anche con toni accesi, di restare. Per la verità le richieste sono sembrate cadere nel vuoto perché sembra proprio che non ci sia nulla da fare. Ma i parrocchiani non si arrendono ed ecco giocare la carta della petizione. Non andate via, hic manebis optime.