Ripalta Cremasca, al via un corso per diventare campanaro: 30 iscritti

Il più giovane ha sette anni, il più ‘anziano’ una cinquantina

Emanuele Strada Allanconi al carillon

Emanuele Strada Allanconi al carillon

Ripalta Cremasca, 8 maggio 2019 - Via al corso di campanaro, una scuola atipica che trova spazio nella storica fonderia Allanconi di Bolzone e che vedrà la partecipazione di una trentina di allievi. Il più giovane ha sette anni, il più ‘anziano’ una cinquantina; una metà degli aspiranti campanari risiede nel Cremasco e non pochi arrivano dalle province limitrofe, dove l’aspirante campanaro che abita più lontano arriva da Parma (100 chilometri). In totale sei lezioni una volta al mese per apprendere i due sistemi esistenti per suonare le campane, metodi che si stanno perdendo con l’avanzare del tempo, e per questo motivo i maestri della Federazione ambrosiana campanari, con il supporto di Emanuele Strada Allanconi, titolare della fonderia, hanno deciso di organizzare questa scuola. «Sentivamo l’esigenza di insegnare come si suonavano le campane una volta, quando c’erano le corde – dice Davide Mazzini, della federazione campanari ambrosiani, uno dei docenti del corso –. Non si imparerà però solo a suonare con le corde, dove è la campana a muoversi, ma anche con il metodo a tastiera, dove il batacchio di ogni campana è collegato a un tasto che lo manovra una volta che viene pigiato e lo fa sbattere contro la campana».

Il corso che parte domenica è gratuito. Le lezioni si terranno all’interno della fonderia Allanconi, ma anche su vari campanili, dove gli allievi impareranno a suonare. Le campane saranno silenziate per evitare rumori e gli allievi seguiranno le istruzioni dei maestri. Poi, a mezzogiorno, sarà suonata l’Ave Maria. «Non è necessario avere grandi cognizioni musicali – riprende Mazzini – e ciascun allievo avrà con sé uno xilofono (o metalloforo) sul quale imparerà il ritmo da mantenere. Prima verranno suonati ritmi noti che poi saranno mutuati sulla tastiera delle campane. Le lezioni all’aperto saranno eseguite su campanili di Crema e del Cremasco. Fortunatamente da queste parti parecchie campane hanno ancora le corde e le tastiere, contrariamente a molti posti dove è arrivata l’elettrificazione».

All’interno del cortile della fonderia gli allievi potranno imparare il suono a tastiera. Vi sono set da 5 a 8 campane collegate a tastiera che possono essere utilizzate dagli allievi per imparare. «Qui nella fonderia – dice Emanuele Strada Allanconi – abbiamo anche un carillon, strumento che in Italia non ha mercato, ma che all’estero è invece molto popolare. Si tratta di uno strumento composto da oltre venti campane con il quale si possono eseguire concerti molto apprezzati. Forse si ricorderà il concerto di campane che il protagonista del film “Giù al nord” esegue una notte. Le mani che suonano sono di uno dei più famosi maestri concertisti al mondo». Già previsto il concerto finale, che si terrà sul campanile della chiesa di S. Bernardino dentro le mura a Crema il 1° novembre.