
Gianni Bolzoni, 79 anni, primo chef stellato della provincia, morto per il Covid-19
Crema (Cremona), 19 marzo 2020 - Terzo giorno consecutivo di calo dei positivi in Lombardia e diminuzione della metà del numero dei nuovi contagiati in provincia di Cremona (da 194 a 94). Due buone notizie alle quali si aggiunge quella che nel grande parcheggio dell’ospedale, circa 3.000 metriquadri, sorgerà in tempi brevissimi un ospedale da campo. Ieri sono state prese le misure e il parcheggio è stato transennato e non sarà più possibile accedervi e parcheggiare (d’altra parte in questi giorni non c’è quasi nessuno, vista la stretta sulle visite ai degenti). Oggi il capitano dell’esercito responsabile del montaggio dell’ospedale è a Roma per ottenere i permessi necessari e se tutto va bene la struttura partirà dal deposito dell’esercito venerdì e da sabato si comincerà a montarla. Tempo quattro giorni e avremo un ospedale da campo perfettamente funzionante in grado di ospitare 30 pazienti e con tre posti di terapia intensiva. I 15 i militari impegnati in questo compito saranno ospitati nel tribunale, che viene riaperto questa mattina. Sempre dal tribunale saranno effettuati gli allacci per acqua, gas ed elettricità per l’ospedale in tempi rapidissimi, poche ore. Ci sarà il supporto della Protezione civile di Crema e si spera che le parti burocratiche non allunghino i tempi. Oggi arrivano anche 35 medici e tecnici cinesi che daranno una mano al personale dell’ospedale di Crema, falcidiato da quarantene e positività.
Intanto nella triste conta dei morti ieri abbiamo annoverato il decesso di Gianni Bolzoni, 79 anni, notissimo chef di Trescore Cremasco, fondatore nel 1963 con la moglie Clemi della trattoria Il Fulmine, primo ristorante stellato della provincia. Bolzoni si è sentito male la scorsa settimana ed è stato ricoverato nell’ospedale di Crema. Ha dovuto essere spostato nel reparto di rianimazione e, nonostante le cure, non ce l’ha fatta ed è morto. Funerali in forma privata al cimitero di Trescore Cremasco questa mattina alle 11.
Proseguono i controlli dei carabinieri che in pochi giorni hanno fermato 1.179 persone, trovandone 247 fuori casa senza valido motivo e denunciandole. Tra queste, quattro avventori e una barista, che aveva tranquillamente aperto il suo punto vendita a Genivolta. Tutti denunciati per inottemperanza alle disposizioni vigenti. Inoltre, sorpresi anche uno spacciatore straniero e un cliente nelle campagne di Sergnano. Per entrambi, denuncia perché erano fuori casa senza valido motivo, oltre alla denuncia per detenzione di droga ai fini di spaccio dello straniero. Troppa gente in giro anche in città, con gli uomini della protezione civile che fermano chi è trovato fuori casa, spesso improvvisati podisti, per convincerli a stare in casa (non possono denunciare i trasgressori). Continua con successo la raccolta fondi per aiutare gli ospedali ad acquistare attrezzature per il reparto di terapia intensiva e dove sono ricoverati i pazienti positivi al coronavirus.
La raccolta “Gofundme Un grazie non basta” di Crema sta arrivando a 3.000 sottoscrittori e ha superato i 170mila euro, mentre quella lanciata da ditte e associazioni di Cremona per i tre ospedali provinciali Uniti per la provincia di Cremona è intorno a 700mila euro e oggi si potrebbe sfondare il tetto di un milione di euro raccolti. Infine, a Vailate il sindaco Paolo Palladini con il cantoniere comunale ha bonificato alcune strade del paese e sempre a Vailate la gelateria Gelatiamo ha pensato di regalare un momento di pausa a medici e infermieri dell’ospedale di Treviglio inviando loro 15 chili di gelato.