
Polizia penitenziaria in carcere (foto di repertorio Ansa)
Cremona, 25 giugno 2015 - Un'altra aggressione ai danni di un agente della polizia penitenziaria fra la mura del carcere di Cremona. A renderlo noto è il sindacato della Polizia penitenziaria Sappe il quale denuncia come «tutto» avvenga «nell’indifferenza dell’Amministrazione penitenziaria, che non adotta alcun provvedimento a fronte di queste continue violenze».
«Mercoledì un detenuto di origine marocchina, definitivo, ha aggredito quattro agenti della Polizia penitenziaria perché voleva andare a tutti i costi in infermeria - denuncia Alfonso Greco, segretario regionale della Lombardia del Sappe -. Fortunatamente il personale di Polizia Penitenziaria non ha subito danni fisici, gestendo l’evento con estrema professionalità, ma resta il fatto che la situazione nell’istituto cremonese sta divenendo sempre più’ preoccupante. La situazione dell’istituto cremonese è ogni giorno sempre più allarmante, il personale di Polizia Penitenziaria è ormai stanco ed esausto ma i vertici locali, regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria continuano a sottovalutare questi gravi episodi e non adottano provvedimenti concreti», aggiunge da Roma il segretario generale Donato Capece: «L’abbiamo detto e ribadito più volte. L’Amministrazione Penitenziaria di Cremona, i vertici amministrativi e di polizia, ma anche chi dirige il Provveditorato Regionale di Milano sembrano vivere in una realtà virtuale e non si rendono evidentemente conto della drammaticità del momento, che costringe le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria a condizioni di lavoro sempre più difficili». «Quanto pensano che possa continuare così nel carcere di Cremona?» conclude Capece.