Boffalora d'Adda, quattro afghani su un Tir: autista lo scopre all’arrivo

Si erano nascosti nel cassone di un bilico partito con un carico dalla Romania. L’uomo ha avvisato i carabinieri che li hanno sorpresi nei campi e rimpatriati

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di Pier Giorgio Ruggeri

"Per favore può fermarsi?". Per la verità non è andata proprio così, ma qualcosa di simile si è sentito dire un camionista romeno proveniente dal suo Paese e diretto a Boffalora d’Adda con un carico di fibre ottiche. E a bussare alle sue spalle erano, con sua grande sorpresa, alcuni passeggeri che non sapeva di aver imbarcato. Martedì, mancano pochi minuti a mezzogiorno, siamo sulla Serenissima su rettilineo che unisce Ticengo a Romanengo quando l’autista sente dei colpi provenire dal cassone del suo bilico. Capisce che c’è qualcosa di imprevisto e ferma il lungo camion per andare a vedere e quando apre il rimorchio si vede quattro persone che, con uno zaino in spalla, scendono velocemente dal bilico e prendono la via dei campi. L’autista resta sorpreso da quel che vede, ma si riprende subito e chiama i carabinieri. In tre minuti arrivano i militari di Romanengo, coordinati dal comandante Andrea Guarino, che vengono messi al corrente di quanto successo. I carabinieri di Romanengo e di Soncino cominciano una battuta nei campi e, dopo poche centinaia di metri, sotto un ponte si imbattono in quattro giovani spauriti che non sanno che fare e dove andare.

I carabinieri li prendono in custodia e li portano in caserma a Crema. Nessuno parla una lingua conosciuta e nessuno ha i documenti; capito che si tratta di giovani provenienti dall’Afghanistan, si fa arrivare un interprete. Così gli stranieri hanno raccontato che sono partiti dal loro Paese per arrivare in Europa e in Italia, dove sperano di restare. Non hanno documenti e sono in viaggio da giorni. Una volta arrivati in Slovenia, hanno atteso, quando hanno notato il bilico che andava in Italia. Visto che l’autista si fermava in un’area di sosta, l’altra notte intorno alle 4.30, hanno approfittato per sistemarsi nel cassone e passare la frontiera. In Italia, hanno cercato di scappare. Non ce l’hanno fatta e saranno rimpatriati. Il carico di fibre ottiche è stato rovinato dai clandestini e l’autista ha dovuto tornare in Romania senza fare la consegna.