
I carabinieri avanti all'abitazione dov'è stata uccisa la piccola Gloria
Cremona, 24 giugno 2019 - Nessuna ammissione. Kouao Jacob Danho nella notte ha risposto per quattro ore alle domande del Pm, mentre nella sua abitazione al 4 di via Massarotti i carabinieri del reparto scientifico stavano cercando elementi utili alle indagine. I carabinieri sono al lavoro per capire anche il momento in cui l’ivoriano, 37enne operaio alla Magic Pack di Gadesco, avrebbe ucciso la figlioletta Gloria di soli due anni. Nella camera da letto, avvolta in un lenzuolo, è stata ritrovata l’arma del delitto: un coltello da cucina. Tutto da chiarire quanto avvenuto sabato, dalle 9 del mattina, ora in cui Jacob ha preso la piccola Gloria in custodia (non aveva prescrizioni in merito), alle 18 del pomeriggio quando ha chiamato il 118. L’uomo ha anche provato a fornire al magistrato una versione diversa, quella di una rapina tentata da uno sconosciuto che ha sorpreso lui e la figlia al rientro a casa, versione che tuttavia sembrerebbe contrastare con tutti gli elementi fino a qui raccolti. Jacob, stando al racconto di alcune persone a lui vicine, da circa un mese aveva trovato la nuova casa, grande a sufficienza per ospitare la sua famiglia: l’uomo credeva di poter riallacciare il rapporto con la moglie e poter tornare a vivere con lei e con la piccola Gloria.
In realtà le cose erano più difficili di quelle che sembravano: a febbraio al culmine di una lite Jacob aveva colpito la compagna Isabelle Audrey, 34 anni: una botta talmente forte che la donna era finita al pronto soccorso con un timpano rotto. Da quel momento Isabelle e la figlia sono state allontanate da Jacob e sistemate in una casa protetta. Forse è proprio qui il motivo che ha portato Jacob ad uccidere la piccola. Determinante sarà anche l’esito dell’esame autoptico, l’incarico dovrebbe essere affidato nella giornata di domani, mentre per il momento il 37enne rimane piantonato in ospedale. Ieri mattina davanti alla porta una mamma ha lasciato una rosa con un biglietto: «Possa tu trovare, Gloria, la pace che ti è stata negata su questa terra per mano di chi ti ha messo al mondo». Anche il sindaco Gianluca Galimberti è intervenuto sul grave fatto: «Come cittadino, come padre, come sindaco sono sconvolto dalla morte atroce di Gloria. Cremona è sconvolta. Ci stringiamo intorno alla madre, alla famiglia e a tutti quanti hanno conosciuto la piccola. Stamattina mi sono riunito con assessori e tecnici del sociale per individuare tutto ciò che possiamo fare per accompagnare e aiutare la mamma».