
L’artista milanese Guè Pequeno
Milano, 8 settembre 2016 - Il rapper Guè Pequeno chiude il suo tour estivo in grande stile e lo fa al Carroponte di Sesto San Giovanni: stasera dalle ore 21.30 ad affiancarlo nella chiusura dello “Squalo Summer Tour” ci saranno infatti molti ospiti d’onore, che accenderanno il palco con il loro beat a base di rap, hip hop e r’n’b. Ospiti della tappa milanese saranno dunque Marracash, immancabile dopo il successo dell’album “Santeria” uscito a giugno, Fabri Fibra, Maruego e Errei, vero parterre di artisti oltre che di amici dell’ex dei Club Dogo. Dopo il grande successo del tour invernale nei club, Guè è tornato on the road con il giro estivo a supporto del suo ultimo disco “Vero”. Questa è la prova di un esperimento (ben) riuscito: Guè Pequeno, al secolo Cosimo Fini, classe 1980, si avventura, con la voce e la metrica, in territori nuovi dimostrando di avere più di un registro a disposizione, dallo swag da culto di “Squalo” al cantato in stile nuova dancehall di “Nouveau Riche”, la canzone prodotta dai Crookers.
Come le vere rap star, Guè Pequeno non si accontenta di dare al suo pubblico quello che già conosce, ma fa fare ai suoi fan un passo avanti portandoli in giro nel nuovo della musicalità proveniente sia dalla West sia dalla East Coast: il risultato è un album che abbraccia nuovi stili senza mai perdere l’inconfondibile marchio di fabbrica che Guè si porta a dietro dai (gloriosi) tempi di “Mi fist”, il primo album con i “suoi” Club Dogo. Non è un caso: Guè Pequeno è, tra i rapper italiani, quello che ha saputo leggere e interpretare l’evoluzione dell’hip hop a livello globale, anticipando le tendenze con una rara sensibilità per i nuovi gusti di un genere in continua mutazione. Dopo due progetti solisti di successo (il primo, “Il ragazzo d’oro”, uscito nel 2011 ha raggiunto il disco d’Oro per le vendite, mentre il secondo, “Bravo ragazzo” uscito nel 2013 è stato Disco di Platino con una lunga permanenza nelle classifiche di vendita) Guè Pequeno consolida la sua maturità artistica con un album che cristallizza una poetica in bilico tra l’attrazione per il peccato e il desiderio di redenzione.