Covid, Galli: epidemia fuori controllo, non c'è tempo da perdere

L'infettivologo del Sacco: "Abbiamo bisogno di interventi decisi che sarebbero stati necessari almeno una settimana-dieci giorni fa, se non prima"

L'infettivologo Massimo Galli (Dire)

L'infettivologo Massimo Galli (Dire)

Milano, 23 ottobre 2020. - Situazione sempre più critica in Lombardia e nel Milanese, dove anche oggi si è registrata una nuova impennata di contagi.  "L'epidemia è chiaramente già uscita dal controllo" secondo Massimo Galli, direttore Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano. "Non si può pensare che con migliaia di infetti ogni giorno si possa seguire il tracciamento tradizionale. E' per questo che sono necessari provvedimenti restrittivi, ne sono stati presi già di significativi. Il punto è vedere se possono funzionare e il tempo è molto limitato". 

Come spiegato da Galli nei prossimi giorni difficilmente arriveranno segnali di un rallentamento. "I prossimi 15 giorni sono già segnati, vedremo crescere il numero delle infezioni perché queste infezioni sono già avvenute di fatto. E' al termine dei prossimi 15 giorni che si vedrà se iniziamo a sentire gli effetti dei provvedimenti presi e temo che dovranno essere almeno localmente integrati da qualche cosa di fortemente restrittivo, senza aspettare 15 giorni". 

Per quanto riguarda il tema scuola e Dad, secondo Galli, "è inutile girarci attorno: in questo momento non possiamo avere tutti i ragazzi a scuola, quelli delle superiori in particolare. E vanno prese delle decisioni più o meno drastiche e limitative a seconda delle realtà in cui stiamo vivendo e del rapporto fra la presenza dei ragazzi tutti quanti a scuola e l'affollamento dei mezzi pubblici". "Non abbiamo più tempo da perdere - incalza l'esperto - In questo momento abbiamo bisogno di interventi decisi che sarebbero stati necessari almeno una settimana-dieci giorni fa, se non prima. E questo vuol dire che soprattutto nelle concentrazioni metropolitane più colpite non ci possiamo permettere affollamenti sui mezzi di trasporto precedenti o successivi alla presenza a scuola. La scuola sarà anche un posto sicurissimo, ma prima e dopo vede realtà che non sono facilmente controllabili. Occorre prendere atto di questo e dire che va in qualche modo ridotta un'affluenza che allo stato attuale dei fatti non è sostenibile. Questa è la mia opinione, mi rendo conto, impopolare". "Sulla proposta di lockdown completo - ha aggiunto - mi auguro che non sia ancora necessario fare questo. Non nascondo che la mia preoccupazione è grande, c'è anche rammarico per quello che poteva essere fatto prima e non è stato fatto".