REDAZIONE COMO

Un comitato per fare di Como la “Città della seta“

Dopo il via libera dell’Unesco la Fondazione Volta è pronta a coinvolgere imprenditori università e associazioni

"Come primo cittadino ritengo che questa sia una delle migliori occasioni di crescita per l’intero territorio". Torna a sorridere il sindaco Mario Landriscina di fronte alla sua Como che è stata riconosciuta dall’Unesco “Città creativa“, quel che ci voleva dopo l’ennesima settimana di bocconi amari e culminata, sabato scorso, con la decisione di Fratelli d’Italia di annunciare la candidatura del coordinatore, Stefano Molinari, a prossimo sindaco. "La nostra città è famosa nel mondo per il turismo, in particolare per il turismo d’élite e per le sue meravigliose ville neoclassiche Como è senz’altro uno stile ed è impossibile non esserne affascinati, la nostra città è anche capofila del distretto tessile, vanta una tradizione manifatturiera che risale a 500 anni fa e ancora oggi rappresenta un’eccellenza del made in Italy - ha spiegato il sindaco nel corso di un incontro con la stampa ieri a Palazzo Cernezzi - è valore artigiano e la manifattura innovativa sono componenti essenziali del tessuto sociale e produttivo lombardo".

All’incontro hanno partecipato anche il presidente di Fondazione Volta Luca Levrini, il presidente del comitato promotore Como e seta Stefano Vitali, il presidente della Camera di Commercio Como-Lecco Marco Galimberti. Adesso che l’Unesco ha deciso di includere Como tra le città creative verrà costituito un comunicato con la partecipazione di associazioni del territorio, università, istituzioni formative, e arricchito dalla partecipazione di tutti i partner strategici. "Il primo passo da compiere sarà partecipare a bandi di progettazione europea - ha evidenziato Stefano Vitali, presidente del Comitato Como e Seta e rappresentante di Confindustria Como - L’Unione Europea ha promesso che farà uscire entro la fine del 2021 una serie di bandi".