Truffe telefoniche, Alto Lario nel mirino: si cerca il basista

Tremezzina, un colpo sfumato, un altro a segno con 11mila euro di bottino vittima un trentenne. I carabinieri indagano su come sono circolati i contatti

carabinieri

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Altre due truffe telefoniche si sono aggiunte ieri alle quattro commesse tra la zona di Tremezzina e l’alto lago tra mercoledì e giovedì. Nel primo caso una donna di Tremezzina, che tuttavia si è insospettita e ha subito chiamato la filiale, intuendo che si trattava di un raggiro e sventandolo. Non è stato così per il secondo caso con vittima un uomo di 39 anni, anche lui di Tremezzina, che ha consegnato ai truffatori 11mila euro, suddivisi in tre bonifici.

La tecnica utilizzata dai truffatori è la stessa, con la quale stanno colpendo a raffica prima che il passaparola e le raccomandazioni su questa nuova modalità di raggiro si diffondano: le vittime vengono contattate sul telefono cellulare, prima con un sms e poi con una telefonata, da parte di soggetti che si spacciano per addetti dell’ufficio antifrode dell’istituto di credito in cui la vittima ha il conto corrente. Nomi di banche che non sono difficili da ipotizzare, scegliendo tra quelli più presenti in quel territorio.

A quel punto, il truffatore avvisa la vittima che il suo conto corrente è a rischio di essere hackerato, e che per mettere in salvo il denaro è necessario fare prima possibile un bonifico su un altro conto, spacciato per sicuro. Vien così fornito un iban, con la richiesta – sempre per sedicenti motivi di sicurezza – di fare un bonifico irrevocabile. Ma quell’iban è collegato a una poste pay evolution, e a un complice che preleva immediatamente il denaro da sportelli di uffici postali di Napoli. Inoltre le chiamate vengono fatte in fasce orarie in cui gli sportelli bancari sono chiusi, per ritardare o impedire le possibilità di verifica. Per prevenire questi attacchi, quando si ha la sensazione di potersi fidare di chi sta all’altro capo del telefono, è sufficiente chiamare la propria banca o i carabinieri.

Prima di loro, tra mercoledì e giovedì, sono stati realizzati altri quattro colpi: 10mila euro a Tremezzina, 5000 a Dongo, 3000 e 1500 a Gravedona, nei confronti di persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni, in grado di effettuare un bonifico on line in tempi veloci. Ora i carabinieri stanno cercando di capire come siano circolati i contatti e il motivo per cui sono concentrati in questa zona.