Stazione di Camerlata, parcheggio pronto ma quanto ritardo

Ultimato il posteggio dei pendolari con ben 296 posti-auto ma 14 mesi dopo il resto dello scalo

Alla stazione di Camerlata finalmente è stato ultimato il grande posteggio riservato ai pe

Alla stazione di Camerlata finalmente è stato ultimato il grande posteggio riservato ai pe

Un anno dopo l’apertura della nuova stazione d’interscambio tra Rfi e Trenord finalmente a Camerlata è pronto anche il parcheggio. L’ennesimo cantiere infinito in città che la prima opera conclusa dalla Giunta Rapinese, anche se i lavori erano stati impostati dal suo predecessore Mario Landriscina. Dopo il collaudo effettuato ieri sotto la supervisione dei tecnici di Palazzo Cernezzi questo pomeriggio alle 17 ci sarà il passaggio di consegne tra l’impresa e il Comune, mentre i pendolari dovranno attendere domani mattina per poter finalmente parcheggiare. Una boccata d’ossigeno per centinaia di comaschi che ogni mattina devono fare i salti mortali per riuscire a trovare parcheggio prima di prendere il treno. Adesso avranno a disposizione un grande piazzale, con accesso dal viadotto dei Lavatoi, con ben 290 stalli. Per tutelare i residenti l’accesso in auto è stato vietato in via San Bernardino da Siena, dove si potrà arrivare solo in bicicletta. Almeno per ora parcheggiare sarà gratis, con limite a disco orario di trenta minuti per gli stalli più vicini all’ingresso della stazione, così da consentire a chi accompagna i passeggeri di compiere con più facilità le operazioni di carico e scarico. A rallentare il cantiere, in ritardo praticamente di quattordici mesi, sono stati gli intoppi burocratici legati alla cessione delle aree da parte di Rfi e poi le difficoltà dovute all’approvvigionamento del materiale di cantiere.

L’opera è stata finanziata da Regione Lombardia, ma realizzata dal Comune. Ritardi che si sono sommati a ritardi considerando che il cantiere per la nuova stazione, progettata per mandare in pensione gli scali di Albate e Camerlata, sono iniziati solo nel 2019, ben 5 anni dopo quanto previsto dagli accordi. Costata sei milioni di euro, ai quali vanno aggiunti altri tre milioni per la realizzazione del parcheggio, la nuova stazione ha già manifestato diversi problemi. Nel marzo scorso ad esempio gli ascensori si erano bloccati, rendendo lo scalo inaccessibile dai portatori di handicap. Non una novità per i pendolari comaschi, svizzeri compresi, che da due anni attendono l’entrata in funzione l’ascensore tra i binari 4 e 6 della stazione San Giovanni, lo scalo turistico cittadino, realizzato e mai entrato in funzione.