PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, perseguita la vicina: era convinto che l’avesse denunciato

Dopo la perquisizione svolta dalla polizia, si era messo in testa che fosse stata lei a fare la soffiata che lo aveva messo nei guai

Stalking condominiale (foto di repertorio)

Como, 30 dicembre 2019 - Dopo la perquisizione svolta dalla polizia, si era messo in testa che era stata la vicina di casa a fare la soffiata che lo aveva messo nei guai. Iniziando così a tormentarla in ogni modo, fino a essere portato in carcere la mattina del 24 agosto, accusato di stalking condominiale. Ora per M.C., 53 anni di Como, il sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso ha chiesto il processo con giudizio immediato. Imputazione che ha raggiunto anche il padre – L., 85 anni – che in un paio di occasioni avrebbe dato manforte al figlio. I primi guai giudiziari di C. risalgono al 2018, per reati di droga, quando gli agenti della Squadra Volante avevano fatto una perquisizione nel suo appartamento ad Albate. Da quel momento, si era messo in testa del tutto arbitrariamente, che erano stati i vicini a mandargli la polizia, in particolare una di loro.