Como, ordina 25mila euro di spesa a domicilio ma paga con carte clonate

Il raggiro ai danni dei titolari delle carte di pagamento è andato avanti per un mese

I titolari delle carte hanno fatto scattare le indagini quando hanno scoperto i prelievi

I titolari delle carte hanno fatto scattare le indagini quando hanno scoperto i prelievi

Como, 20 settembre 2019 La spesa a domicilio consegnata ogni giorno, pagata con la carta di credito di qualcun altro. Così per oltre un mese, un romeno di 22 anni domiciliato a Como avrebbe fatto spese on line alle spalle di ignari titolari di carte di pagamento, i cui numeri sarebbero stati clonati o rubati. Beneficiando anche della consegna a casa. Un sistema scoperto solo in questi giorni, quando negli estratti conto dei titolari sono comparse spese mai effettuate, per importi ingenti. Si parla infatti di un totale stimato tra i 20 e i 25mila euro in poco più di un mese, per una quarantina di spese in cui compariva ogni genere di merce: dagli alimenti freschi, fino al vino e ai prodotti a lunga scadenza. Consegne che sono state ricostruite dai responsabili della catena commerciale interessata, che hanno immediatamente avvisato la polizia.

Risalire  al responsabile della truffa, o almeno a chi riceveva ogni giorno la spesa, non è stato difficile: è bastato andare all'indirizzo indicato per le consegne, sempre lo stesso, dove è stato trovato il giovane, ora denunciato a piede libero. Per meglio comprendere le modalità con cui veniva realizzato il raggiro, ora sono in corso accertamenti da parte della polizia postale di Como, atto dovuto per arrivare a capire la provenienza dei numeri di serie utilizzati, e se gli ordini fossero fatti effettivamente dal ventiduenne. Ma la modalità, finora inedita, che ha colpito una delle catene commerciali che svolgono il servizio di spesa on line, appare come l'evoluzione dei furti in serie nei supermercati. Ora senza più nemmeno il rischio di presentarsi di persona ed essere visti sottrarre la merce dagli scaffali per poi uscire senza pagarla, rischiando l'arresto. Con questa modalità, il ladro si fa consegnare la refurtiva direttamente a casa, scegliendo persino l'orario che meno lo disturba. Salvo poi addebitare il costo sul conto di qualcun altro. Di fatto, non è altro che la classica truffa on line, con cui sono sempre stati fatti acquisti su internet, utilizzando carte di pagamento rubate o clonate: in assenza dell'attivazione dell'avviso di sicurezza sulle transazioni, il titolare è destinato ad accorgersi solo quando gli viene recapitato l'estratto conto mensile.