
Tribunale
Villa Guardia (Como), 11 dicembre 2017 - Dal maxiprocesso era rimasto escluso quest’unico episodio. Un passaggio ritenuto significativo nella vicenda che ha ricostruito anni di estorsione ai danni di un imprenditore locale, ma stralciato dalla Dda e inviato alla Procura di Como. Che ora ha aperto il dibattimento per appropriazione indebita e danneggiamento a carico di A.M., 45 anni di Cairate e D.A.G. 44 anni di Como, quest’ultimo legale rappresentante della società Formula Uno Gomme in quel periodo, entrambi difesi dall’avvocato Roberto Colombo.
L’episodio risale al 10 giugno 2015, nel contesto dell’articolata vicenda che aveva già portato a processo G.O., 55 anni di Olgiate Comasco condannato a 30 anni di carcere, F.R., 48 anni di Como condannato a 21 anni, G.R., 41 anni residente in Calabria e Meneghini, entrambi usciti dal primo grado a Como con 7 anni di condanna. Dibattimento nel quale i primi tre erano accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, O. e M. di estorsione continuata ai danni dell’imprenditore V. F. , titolare di una carrozzeria con anni di attività alle spalle, al quale sarebbe stata sottratta un’attività di officina meccanica e cambio gomme che era stata data in gestione a O. a partire dal 2006.
Processo il cui appello è stato fissato a inizio febbraio, ma intanto il giudice monocratico di Como dovrà valutare queste accuse stralciate e mandate a processo ordinario. Quel giorno F., dopo aver ottenuto dal Tribunale Civile di Como di poter rientrare in possesso del suo capannone, si era accorto che al suo interno erano spariti molti beni di sua proprietà, ed erano stati commessi ingenti danneggiamenti, come i servizi igienici resi inservibili da colate di cemento. Ne era scaturita l’ennesima denuncia, pur con il procedimento già aperto in Dda per quelle pressioni e minacce che aveva iniziato a subire dieci anni prima.