di Paola Pioppi
L’annuncio del via libera alla creazione di un ufficio di polizia locale all’interno della stazione ferroviaria di Erba, è giunto nel momento in cui hanno patteggiato la loro condanna i tre giovani spacciatori arrestati la scorsa settimana.
Amar Toure, senegalese di 22 anni residente a Lambrugo, Mohamed Cisse, ivoriano di 19 anni residente ad Albavilla e Modou Faye, senegalese di 19 anni di Erba, erano stati arrestati il 24 novembre, trovati in possesso di vari quantitativi di hascisc destinati allo spaccio, tra i 5 e i 20 grammi a testa suddivisi in dosi, oltre a denaro contante. In particolare, Faye aveva 5,5 grammi suddivisi in 9 dosi, custoditi nel giubbetto, e ha patteggiato 7 mesi e 10 giorni di condanna. Cisse aveva 14 grammi suddivisi in 20 dosi e Toure aveva 22 grammi suddivisi in 25 dosi, anche loro nascosti nel giubbetto: entrambi hanno patteggiato 10 mesi e 20 giorni di reclusione, tutti assistiti all’avvocato Annalisa Abate. I tre ragazzi, incensurati, hanno beneficiato della sospensione condizionale della pena, e a loro carico è decaduta l’ipotesi di cessione a minorenni, che era stata ipotizzata al momento dell’arresto, ma poi non dimostrata processualmente. I tre erano stati individuati in una operazione di contrasto allo spaccio nella zona della stazione, a cui hanno partecipato le polizie locale di Erba, Cantù, Como e Mariano Comense, assieme alla Polfer di Como. Una attività che prosegue da tempo e che da inizio anno ha portato a controllare costantemente persone e veicoli che gravitano attorno a un’area che, per la città di Erba, sta diventando oggettivamente un problema.
Sono 124 i veicoli controllati in 6 servizi antidroga, 26 le persone individuate come potenziali consumatori, tre i sequestri di stupefacente per uso personale. A questo si sono aggiunti i controlli svolti all’interno dell’Istituto Romagnosi, in tutte le 11 classi. Inoltre il comandante della polizia locale di Erba, Marco Giovanni Giglio, ha annunciato che è stato trovato l’accordo per l’apertura, in tempi brevi, di un ufficio di polizia locale in stazione, con un computer collegato alle telecamere di sicurezza.