
Fascicolo aperto contro ignoti
Como, 3 agosto 2019 – Si è sentita male, è andata alla guardia medica, ha passato un'intera giornata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna, ed è stata rimandata a casa. Ma la donna – Cristina Salinas, 64 anni di Como – la mattina successiva è morta. Un caso arrivato in Procura, dove ora il magistrato di turno, Giuseppe Rose, ha disposto l’autopsia e l’acquisizione di tutta la documentazione medica. Oggi sarà dato incarico per l’esame al medico legale Giovanni Scola, che dovrà stabilire le cause del decesso, punto di partenza per valutare se l’iter di accertamenti è stato corretto. La donna si è svegliata mercoledì mattina con un dolore al petto, anomalo e preoccupante al punto da spingerla a presentarsi alla guardia medica. È uscita di casa da sola, ha preso un bus e ha raggiunto l’ambulatorio di via Carso.
Ma qui il medico di guardia, dopo una breve visita e la verifica dei sintomi lamentati, ha immediatamente disposto il trasferimento al pronto soccorso in ambulanza, impedendo alla paziente di allontanarsi da sola. Nel certificato di dimissioni dall’ambulatorio si parlava di un possibile problema all’aorta, raccomandando un accertamento cardiologico. Al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna, la donna è rimasta praticamente tutta la giornata, fino a sera. I medici l’hanno sottoposta a una visita, a un elettrocardiogramma e agli esami del sangue, ma non a un ecocardiodoppler, esame che al momento non è stato ritenuto necessario. Mercoledì sera, la donna è stata dimessa con una cura a base di analgesico e la prescrizione di tre giorni di riposo.
Giovedì mattina si è alzata, e si trovava ancora in casa quando la figlia l’ha sentita cadere a terra nella stanza accanto. Ha subito cercato di soccorrerla, ha chiamato il 118, ma ormai era tardi: Cristina Salinas è morta a causa di un aneurisma all’aorta, almeno stando a una prima valutazione dei soccorritori. In queste ultime ore, i familiari hanno presentato un esposto in Procura, chiedendo che vengano accertate le cause del decesso, e soprattutto se poteva essere evitato, a fronte di tutto l’iter affrontato nelle ore precedenti. Al momento l’indagine procede contro ignoti, in attesa di avere i primi riscontri medico legali e capire come i successivi accertamenti dovranno essere orientati.