Lo spaccio non va in lockdown

Como, eroina e cocaina sequestrate dalle forze dell’ordine in diverse operazioni nelle ultime ore

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di Roberto Canali

Toglietegli tutto ma non la cocaina. Non è servito il lockdown ha tenere chiusi in casa i tossicodipendenti che nel bel mezzo dell’emergenza Covid hanno continuato a consumare sostanze. E siccome dove c’è domanda si crea sempre anche l’offerta sul Lario gli spacciatori non si sono messi in telelavoro e anzi hanno continuato a fare affari, almeno a giudicare dai sequestri compiuti dalle forze dell’ordine negli ultimi due giorni. A Montano Lucino ad esempio quattro giovani agenti della Squadra Volanti hanno riconosciuto, mentre erano fuori servizio e stavano passando di fronte al centro commerciale "La Porta d’Europa", uno spacciatore marocchino di 36 anni che aveva stabilito il suo centro di spaccio nei boschi attorno al paese. Finito in manette nelle tasche gli hanno trovato 40 grammi di cocaina già divisa in dosi, che una volta venduta gli avrebbe fruttato 3mila euro, altri 1.500 euro in contanti, un bilancino di precisione, un coltello con una lama di 23 centimetri e tre telefoni cellulari che utilizzava per rimanere in contatto con i suoi clienti. A Como sono stati arrestati due dominicani, un uomo di 34 irregolare nel nostro Paese e una donna di 41 invece in possesso del permesso di soggiorno, fermati dagli agenti della Squadra Mobile in un controllo di routine in piazza San Rocco. Nella loro auto nascosti nella piega di un sedile c’erano 17 grammi di cocaina. Nell’abitazione della donna è stata trovata sostanza da taglio e materiale per il confezionamento delle dosi mentre a casa dell’uomo, gli agenti hanno trovato anche denaro contante. I due sono stati arrestati portati al Bassone e al carcere San Vittore di Milano. I carabinieri di Lurago d’Erba hanno rimosso un bivacco nei boschi della droga tra Monguzzo e Merone. Sono stati trovati anche bilancini e materiale vario per il confezionamento, inoltre sono stati individuati due magrebini: uno di questi, risultato residente in altra provincia, è stato proposto per la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio da Monguzzo e Merone, l’altro, irregolare sul territorio nazionale, è stato deferito all’autorità giudiziaria. A Olgiate Comasco sono stati denunciati per spaccio due trentaquattrenni italiani fermati dai carabinieri, in tasca avevano dosi di marijuana e anche proiettili calibro 7.65.